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Infarto e Parkinson, gli episodi cardiaci potrebbero ridurre il rischio di malattia

11.02.2022 – Aver avuto un attacco di cuore non è in generale una buona notizia; la consolazione, se tutto è stato superato e si sta ora bene, è che questo può ridurre le possibilità di sviluppare il Parkinson nella fase più avanzata della vita. La ricerca, svolta in Danimarca su 182mila pazienti che avevano avuto un primo infarto e parametrata alle fasce d’età e al sesso, è stata pubblicata sul Journal of American Heart Association, informatore scientifico di riferimento negli Stati Uniti. Il Parkinsonismo secondario, che ha sintomi simili a quelli del Parkinson, può essere proprio la causa di un infarto, di una condizione psichiatrica o di terapie cardiovascolari: questo aveva fatto pensare che una condizione cardiaca potesse in realtà essere un fattore di aumento di rischio di Parkinson, e i risultati della ricerca sono quindi sorprendenti. I meccanismi di questa relazione inversa fra infarto e rischio di Parkinson non sono ancora noti; paiono però evidenti nei campioni di pazienti esaminati, e si prosegue negli studi.

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