18.03.2022 – 19.19 – A volte è un privilegio poter assistere alla presentazione di una mostra prima ancora che venga inaugurata. Potersi immergere in una sala vuota dove solo le opere hanno la forza di parlare. Un dialogo apparentemente silenzioso che scava dentro di te e ti fa chiedere “sei tu?” E poi apri il catalogo…e senti i profumi dello studio dell’artista, del suo lavoro, di quelli sguardi che ti hanno seguito per tutta la sala in cui ti sei riconosciuto. Questa sera alle 18.00 s’inaugura nell’inconsueta cornice della Chiesa di San Francesco, inconsueta perché in parte ancora occupata dalle impalcature necessarie al restauro di affreschi datati tra il 1300 e il 1400, la mostra di Giordano Floreancig “Non sono io! Siete voi?”. “Un contrasto stimolante”, lo ha definito l’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot. Ed è vero perché l’allestimento delle opere, progettato da Marco viola Studio, con questa contrapposizione tra passato, ricongiungimento con il passato attraverso il restauro degli affreschi, e riconoscimento di sé stessi negli sguardi presenti ed ipnotici dei quadri di Floreancig, è come se fosse sempre stato lì ad aspettarti.
“Stasera quando la mostra sarà inaugurata, – continua l’assessore – le luci saranno spente per valorizzare le opere e alcuni quadri saranno accompagnati da un pezzo musicale, pensato ad hoc per quell’immagine, che ne racconterà la storia, una sua storia. Come Amministrazione stiamo cercando di stare attenti a tutte le forme dell’arte, e all’espressione artistica degli artisti contemporanei friulani. Anche se definire Giordano Floreancig solo un artista friulano è orami riduttivo, perché si muove a livello nazionale ed internazionale.” “Mi fa piacere, proprio per la proposta espositiva di questa mostra, di poter di riiniziare la stagione delle attività della chiesa di San Francesco, una sede per noi molto importante, con questo particolare evento. La validità di questo progetto è ulteriormente confermata anche dagli sponsor non solo regionali, ma anche da soggetti imprenditoriali privati”. Conclude l’assessore.
“Nel magma delle radici, delle tante patrie, della mia patria”, con questa frase di Loretto Rafanelli, che potrebbe essere la chiave di lettura non solo delle opere di Giordano Floriancig ma anche delle ragioni che hanno portato a questo evento, il critico d’arte Luca Canore D’Amore ha introdotto la figura dell’artista. “Hai miei occhi Giordano, non ha età non ha provenienza, non ha origine. Ciò non vuol dire che sia un senza patria, ma, al contrario, che ne abbia tante. Le sue patrie sono l’estasi della capacità armonica disinvolta, elegantemente strafottente, dello stare al mondo in un modo poetico. Forse talvolta tormentato o al di fuori degli schemi ma che è l’unica modalità in cui Giordano riesce ad essere Giordano, là dove Giordano non è un pittore ma un artista. È l’artista più onesto, tecnicamente parlando, che io abbia mai incontro. Lui non potrebbe che dipingere ciò che vediamo”.
Non solo una esposizione di opere, ma una vera e propria sinestesia tra diverse forme di espressione che troverà il suo apice grazie al sapiente utilizzo della tecnologia. Le tele contenute nella personale dal titolo Non sono io! Siete voi? – in via assolutamente eccezionale – saranno in grado di cantare per la prima volta le proprie storie direttamente agli spettatori. All’interno dell’ex chiesa di San Francesco la mostra multimediale, un vero e proprio viaggio sensoriale, sarà composto dalla visione di circa quaranta quadri, una decina dei quali, di grandi dimensioni – scelti in collaborazione con il gallerista Alessandro Erra di Milano – e ognuno avrà a disposizione un proprio brano musicale originale, realizzato ad hoc da grandi musicisti con il quale potrà raccontarsi direttamente. Basterà inquadrare con il proprio smartphone il Qr code associato a ogni opera per compiere un viaggio all’interno del mondo artistico di Floreancig.
Vittorio Sgarbi disse di Floreancig: “Le sue opere sono in grado di cogliere la tragedia dell’esistenza umana”. Ora che le stesse potranno anche esprimersi con parole e musica, quelle emozioni verranno trasferite con ancor più dirompente forza verso gli astanti. Da un’idea del giornalista Gianmarco Aimi, che si è occupato della scelta e della realizzazione dei brani musicali, il progetto si è poi sviluppato anche grazie all’esperienza del critico d’arte Luca Cantore D’Amore, che dei quadri di Floreancig ha detto: “In un grido che squarcia le notti interiori di ognuno di noi, tuonano senza speranza”. Quel tuono, ora, non sarà più solo un’idea, ma la realtà.
Diamo la parola (in musica) ai quadri.
Il progetto è partito durante il primo lockdown da una frase di Floreancig: “Ai miei quadri manca solo la parola”. Così il pittore friulano ha definito le sue opere, tanto è l’impatto che sanno generare. Per questo è stato deciso di compensare alla “mancanza” addirittura facendole cantare. Tutto ciò è stato possibile attraverso le canzoni realizzate da diversi musicisti. I The Winstons, power trio basso, batteria, tastiere e voci dedito alla psichedelica, formato da Roberto Dell’Era, bassista degli Afterhours, Enrico Gabrielli dei Calibro 35 e Lino Gitto, presenza di importanti release. Di Piero Sidoti, cantante, chitarrista e cantautore, Premio Tenco come miglior opera prima e Premio Gaber per uno spettacolo di teatro-canzone, ha pubblicato diversi album e ha all’attivo una lunga esperienza nei live. Di Mikeless – all’anagrafe Michael Fortunati – chitarrista, cantante e cantautore, ha pubblicato diversi album e ha all’attivo numerose esperienze live sui palchi di tutta Italia. Elisa Brusati, cantante, voce della rock band Noema, con esperienze anche soliste a Sanremo e X Factor e una delle migliori tatuatrici italiane. Di Xena Zupanic, una artista, attrice, regista e performer, che ha partecipato dal 2005 al 2008 a MarKette, programma televisivo di La7 condotto da Piero Chiambretti. E con un omaggio speciale all’amico Floreancig da parte del grande giornalista e inviato Toni Capuozzo.
Per la realizzazione della mostra, organizzata dal Comune di Udine e Udine Musei, con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia e PromoturismoFVG, Fondazione Friuli, Camera di Commercio Pordenone-Udine e Confartigianato.
Si ringraziano altresì gli sponsor privati: Coco Song Eye Wear (main sponsor), BCC Credifriuli, Gervasoni SpA, Bravi Gemona, Vertek.
Esportiamo la cultura friulana.
Il progetto ha la finalità di valorizzare, ma anche di esportare la cultura friulana oltre i propri confini. Sono infatti già in corso contatti con importanti musei, gallerie e Fondazioni in Italia e all’estero.
Inaugurazione venerdì 18 marzo ore 18.00, presso la Chiesa di san Francesco di Udine. La mostra sarà perta dal 19 marzo al 1° maggio 2022.
Orari Mostra: Venerdì: dalle 15 alle 18; Sabato: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.00; Domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.00
di Laura Fonovich