10.10.2022 – 13.55 – Nonostante una stagione straordinaria, c’è già aria di preoccupazione per il futuro prossimo del turismo nelle aree balneari, che avevano appena fatto in tempo ad assaporare il gusto di una stagionalità sempre più lunga, con strascichi interessanti soprattutto nel periodo natalizio.
“Avrebbe dovuto essere la stagione turistica della ripartenza dopo il Covid, ma l’aumento dei costi di luce e gas hanno azzoppato la ripresa, andando ad incidere pesantemente sui conti delle aziende alberghiere. La situazione è particolarmente delicata e complessa”. Ad affermarlo è Kay Turchetto, presidente di Federalberghi Caorle, nel fare il punto della stagione estiva 2022.
“Il numero di presenze complessivamente è stato positivo, ma alla luce di quanto è successo – osserva Turchetto – non si tradurrà in un effettivo beneficio economico per le imprese che ora vanno verso un periodo autunnale ed invernale che sarà davvero complesso”.
La situazione causata dal caro bollette pregiudicherà il prolungamento della stagionalità nella località balneare. Gli albergatori si stanno interrogando anche sulla possibilità di aprire in vista del Natale e della rassegna di eventi che l’Amministrazione Comunale di Caorle sta organizzando per tutto il periodo delle festività. Rassegna che negli anni passati ha permesso di movimentare diverse migliaia di persone, permettendo alle attività ricettive, del commercio e della ristorazione di lavorare anche in un periodo solitamente meno produttivo.
“Il consiglio direttivo di Federalberghi Caorle farà il possibile per chiedere agli operatori di garantire un’adeguata disponibilità di posti letto per il periodo natalizio – spiega Turchetto – è però innegabile che la situazione al momento non sia favorevole. Rispetto allo scorso inverno avremo meno alberghi aperti a causa di costi di gestione schizzati alle stelle come abbiamo denunciato nel corso dell’estate, anche attraverso l’azione di protesta che ha visto tutte le attività di Caorle spegnere le luci la sera del 18 agosto”.
[g.m]