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Via a nuovo corso di formazione in medicina generale. Nel 2025 800 nuovi medici

24.05.2023 – 20.40 – “Il ruolo di Medico di Medicina Generale è fondamentale per la Sanità, cerniera tra il territorio e gli ospedali. Un ruolo proiettato verso il futuro. E’innegabile che in questo momento il nostro Sistema Sanitario territoriale sia in sofferenza, la pandemia ha stravolto un modello e mi rincuora che da questo corso che si apre oggi, e da quelli che si stanno concludendo, nel 2025, usciranno 800 nuovi professionisti che presidieranno il territorio, ponendo al centro il paziente”.
Così l’assessore alla Sanità e Politiche Sociali ha aperto al Padiglione Rama dell’Ulss 3, il XVIII Corso Triennio Formativo 2022-2025 in medicina generale al quale parteciperanno circa 218 medici che si diplomeranno nel 2026. Il corso è organizzato dalla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica della Regione e si affianca ad altri tre corsi già attivati: il XV che si concluderà a settembre 2023, con la consegna del diploma a 206 nuovi medici, il XVI nel 2024 con 120 diplomati e il XVII nel 2025 con altri 260 diplomati, per un totale complessivo di 800 Medici di Medicina Generale.

Il corso, è regolato dal D.Lgs. n. e 368/1999 e s.m.i., è organizzato dalle Regioni, ha durata triennale, si compone di almeno 4800 ore di cui ben 3200 pratiche.
Al termine del percorso formativo a seguito del superamento del colloquio finale viene rilasciato un diploma necessario per l’esercizio dell’attività di medico di medicina generale nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

“La Regione del Veneto ha voluto investire in formazione per consentire al sistema sanitario di contare su un numero adeguato di professionisti, preparati e pronti ad entrare nella rete. Con la DGR 1709/22 ha avviato in via sperimentale la frequenza in modalità “Formazione-Lavoro” – aggiunge l’assessore – Un percorso che assicura anche in prospettiva futura una formazione di qualità per il professionista a beneficio dei pazienti tutti. Il Veneto è una regione che invecchia e la presa in carico delle fasce più deboli della popolazione diventa sempre più urgente. Ricordo che il 23 per cento dei Veneti ha oltre 65 anni e il 12 per cento è ultrasettantenne.  Un veneto su 3 ha almeno una esenzione per patologia, e il 69 per cento degli ultrasessantacinquenni è esente per almeno una patologia cronica.  In Veneto si stima poi che il 27 per cento dei soggetti che hanno tra i 75 e gli 84 anni presenti una disabilità, percentuale che sale al 59 per cento nella fascia degli ultra 85enni. Sono numeri che ci impongono un presidio costante e altamente professionalizzato nel territorio per consentire una presa in carico ottimale”.

[g.m]

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