03.11.2025 – 09:50 – Sarà il capolavoro mozartiano Così fan tutte ad aprire la stagione lirica del Teatro Del Monaco di Treviso. Il dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte, farà infatti il suo ritorno sulle scene cittadine venerdì 7 e domenica 9 novembre, a diciotto anni dall’ultimo allestimento trevigiano. Per l’occasione la regia è affidata alla lunga esperienza nazionale e internazionale di Stefano Vizioli, mentre scene e costumi sono firmati da Milo Manara. Alla testa dell’Orchestra di Padova e del Veneto il maestro Jordi Bernàcer, mentre il Coro Lirico Giovanile A.LI.VE. è diretto da Paolo Facincani.
La nuova produzione riunisce il Comune di Treviso – Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova – Teatro Verdi, Comune di Rovigo – Teatro Sociale, in un allestimento coprodotto da Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre Eurométropole de Metz. L’opera vede in scena una compagnia di canto di primo piano. Nei ruoli di Fiordiligi e Dorabella, Irina Lungu e Francesca Di Sauro, mentre Don Alfonso sarà interpretato dal trevigiano d’adozione Lucio Gallo. Nel cast poi ben tre vincitori del Concorso internazionale per cantanti lirici Toti Dal Monte: Paola Gardina, al debutto nel ruolo di Despina, Biagio Pizzuti, nei panni di Gugliemo e Andrew Kim in quelli di Ferrando.
Per rendere lo spettacolo ancora più accessibile, l’opera presenterà i sovratitoli in doppia lingua (italiano e inglese). Inoltre, grazie all’app “Lyri”, sarà possibile seguire in multilingua e in tempo reale il libretto e la trama direttamente sul proprio smartphone o tablet con l’obiettivo di trasformare un device di comune utilizzo in uno strumento per l’accessibilità dei contenuti dello spettacolo dal vivo.
Ultimo tassello della cosiddetta trilogia Mozart-Da Ponte, Così fan tutte fu presentata al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790. Il titolo indaga con sottile ironia le zone d’ombra del desiderio. Al centro, una scommessa crudele mette alla prova la fedeltà di due coppie: un filosofo cinico e una servetta disincantata guidano il gioco di maschere di due amici soldati e delle loro promesse spose; nell’epilogo l’intervento di Don Alfonso sembra ricomporre l’ordine, ma l’ambiguità continua ad aleggiare ben oltre il calar del sipario. Non è mai stato accertato se la vicenda di Così fan tutte – realmente accaduta e suggerita pare direttamente da Giuseppe II che propone a Mozart l’incarico per una nuova opera per il Carnevale – avesse avuto luogo a Vienna o a Trieste, nell’ambiente mondano degli alti ufficiali. Certo, rappresenta perfettamente l’ideale spicciolo dell’Aufklärung (Illuminismo), molto aperta al gossip e alle curiosità galanti. Uno dei capisaldi di questa moda è l’Ewig Weibliches (“l’eternamente umano”). La prova di fedeltà e l’alleanza tra due sfrenati libertini sono al centro di uno dei più importanti romanzi della letteratura francese del Settecento, Le relazioni pericolose di Laclos. Le avventure del visconte di Valmont e della marchesa de Merteuil si basano sull’assunto che l’amore non sia la causa del piacere, ma il suo pretesto. Su questa falsariga, anche Così fan tutte si presenta come opera a teorema. La visione scettica e a tratti misogina di Lorenzo Da Ponte, tipico esponente della cultura libertinista del secolo, si traduce in un libretto ‘a tesi’ il cui motto è dichiarato sin dal titolo. Lo scopo è rivelare l’universo stereotipato delle relazioni.
“Per me come regista (ed ex maestro sostituto) la vera difficoltà è legata al dilemma di quale percorso seguire: la lucida analisi densa di cinismo e raffinata crudeltà di Da Ponte o i territori di insondabile purezza di Mozart che, con pagine quali il quintetto “Di scrivermi ogni giorno” o il terzetto “soave sia il vento”, raggiunge profondità “religiose” di un Ave Verum o di un Laudate Dominum? È un’opera che mischia disinvoltamente comicità a tragedia, malinconia ad erotismo sottile, filosofia e labirinti di passioni – si legge nelle note di regia di Stefano Vizioli – Il Così va amato per la sua sublime incoerenza fintamente mascherata dal gioco di geometrie cartesiane, è anche un titolo che per più di un secolo ha sofferto la patente di trama frivola e sciocchina e che solo negli ultimi quarant’anni è considerata la più profonda e insondabile di Mozart. Il compositore e Lorenzo da Ponte non giudicano, ma dall’alto di una divina indulgenza capiscono la fragilità dell’essere umano, le leggi del desiderio, i rischi dell’incoscienza emotiva. La mia regia per questo giocherà sul non detto, sulla ambiguità, su una rete di tensioni inespresse, di silenzi e contraddizioni interne, di tempeste del cuore.”
“Così fan tutte” sarà in scena al Teatro Mario Del Monaco di Treviso venerdì 7 novembre alle ore 20 e domenica 9 novembre alle ore 16, con anteprima per le scuole mercoledì 5 alle 18. Ad anticipare gli spettacoli del 7 e 9 novembre, rispettivamente alle 19.15 e alle 15.15, al Ridotto del Teatro si terrà un incontro di introduzione al programma nell’ambito della rassegna “Oltre la scena”, ciclo di incontri introduttivi a cura di Elena Filini, promosso dal Comune di Treviso – Stagione Lirica e Concertistica del Teatro Mario Del Monaco, che si svolgono 45 minuti prima dell’alzata del sipario per offrire agli spettatori un inquadramento storico e un approfondimento artistico dell’opera. I biglietti per gli spettacoli sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it


