«Ogni mio dipinto dava voce alle vite sciorinate dalla strada: dei senzatetto, delle prostitute o di chi, come me, era stato messo al bando dal giudizio onnipotente di detentori di una verità assoluta», scrive l’autrice. Parole che racchiudono l’essenza di un romanzo corale, intenso e contemporaneo, in cui si intrecciano dolore e affetto, sofferenza e riscatto, ingiustizia e speranza. “Figli di un unico blu” è un viaggio nelle pieghe dell’animo umano, una narrazione che dà spazio a chi vive ai margini e trova nella parola e nell’arte un’occasione di rinascita.
Il libro, già premiato come inedito in prestigiosi concorsi nazionali e internazionali, ha ottenuto riconoscimenti come il Premio letterario “Sandomenichino”, il Premio “Montefiore”, il Premio “Città di Sarzana”, il Premio “Alda Merini” e molti altri, tra cui il Premio internazionale di letteratura “Per troppa vita che ho nel sangue”.
Cristina Lora, nata a Valdagno nel 1969, è una donna che non riesce a restare lontana dalla vita. Ama il contatto con la natura rigogliosa che la circonda e con le emozioni delle persone che incontra, da cui trae ispirazione per le sue opere liriche e narrative. Scrivere, per lei, non è un mestiere ma una necessità interiore: il bisogno di dare voce a chi spesso non ne ha. La sua passione per la scrittura l’ha condotta a ottenere numerosi riconoscimenti in tutta Italia, tra cui il prestigioso Fiorino d’Argento al Premio Firenze.
L’ingresso all’incontro è libero.
Per informazioni, è possibile contattare la Biblioteca Comunale di Cavallino-Treporti al numero 041 2909760, su WhatsApp al 331 2351778 o via email all’indirizzo [email protected].
[s.b.]