09.11.23 – 16:30 – “Il turismo e le esportazioni si confermano i due pilastri dell’economia veneta che contribuiscono a formare il PIL. Valore per il quale è attesa una crescita pari al +0,9% in chiusura d’anno e con una percentuale superiore rispetto a quella italiana pari allo 0,7%. Nel primo semestre 2023 la crescita delle esportazioni del comparto vitivinicolo conferma il primato del Veneto con 1.339 milioni di euro, il 35,5% del valore nazionale. Di fatto da soli continuiamo a esportare più di Piemonte e Toscana messe insieme, le due regioni che seguono il Veneto nella graduatoria regionale. Cresce anche il turismo, nonostante l’inflazione e l’aumento generalizzato dei prezzi dovuto alla congiuntura economica. I primi sette mesi del 2023 si chiudono con un +19,8% degli arrivi e un +11,3% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2022, con tassi di crescita maggiormente elevati per la componente straniera. Il dato più interessante è che da gennaio a luglio il numero di turisti che hanno soggiornato in Veneto è nettamente superiore allo stesso periodo pre-pandemico (+4% degli arrivi). Stesso andamento per le presenze, che rappresentano il numero di pernottamenti da questi effettuati (+0,7%)”.
Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando i dati contenuti nell’ultimo bollettino trimestrale “Bollettino socio economico del Veneto – I principali dati congiunturali” di ottobre, che riporta i principali indicatori socio-economici congiunturali.
“Sulla base dei principali dati congiunturali economico e sociali, il mercato del lavoro, dopo un’apertura vivace ad inizio anno, con il tasso di occupazione veneto che sale nel II trimestre 2023 al 71,6% rispetto al 67,7% del 2022, presenta un rallentamento. L’ammontare complessivo delle assunzioni nel periodo gennaio-settembre 2023 si mantiene elevato (quasi 495mila) e ancora al di sopra del 2019 (+4,7%), ma si attesta su valori pressoché in linea con quelli registrati nell’anno precedente (+0,3%) – prosegue il Governatore del Veneto -.
Leva importante per trovare un buon lavoro è sicuramente il titolo di studio: negli Atenei universitari veneti si contano oltre 115mila studenti iscritti, ma i percorsi scelti sono molto diversi per genere”. All’interno del Bollettino si trovano dati specifici anche su sicurezza della persona e mobilità stradale, sulla qualità dell’aria nelle città del Veneto vista attraverso i livelli di inquinamento da PM10, biossido di azoto (NO2) e ozono (O3).
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