05.02.2024 – 16.53 – Il PAB (Punto arte benandante), la piccola galleria d’arte di Portogruaro, è pronta ad accogliere un nuovo evento: sabato 10 febbraio, alle ore 18.30, si inaugurerà infatti la mostra di Carlo Febbo intitolata Della Serie Le Tavole. Un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo artistico di questo talentuoso pittore, la cui vita e opere si intrecciano in un connubio suggestivo tra passato e presente.
Carlo Febbo, originario di Torino, ha trascorso gran parte della sua vita in Friuli Venezia Giulia e successivamente si è stabilito nella provincia di Venezia. Il suo percorso artistico inizia giovanissimo con il disegno di ritratti e paesaggi a china e sanguigna, per poi evolversi e concentrarsi sulla pittura. Gli anni ’80 lo vedono dipingere paesaggi desolati e malinconici con colori ad olio, mentre nei primi anni del 2000 si avvicina ai colori acrilici.
Il PAB 2.0 sarà il palcoscenico in cui Febbo presenterà la sua ultima serie, Le Tavole. Un’esplorazione artistica che si snoda attraverso paesaggi, luoghi desolati e elementi naturali, dando vita a opere che si presentano in modo apparentemente figurativo ma che, in realtà, aprono le porte a una lettura simbolica e astratta del colore, della forma e della struttura delle tele.
L’inaugurazione, curata dal Porto dei Benandanti, promette di essere un evento coinvolgente e affascinante. Dopo la presentazione, a seguire saranno proposte letture di Massimiliano Drigo, per arricchire ulteriormente l’esperienza artistica della serata.
La mostra sarà aperta al pubblico secondo gli orari seguenti:
- Domenica 10/02 dalle ore 15.00 alle 18.00
- Giovedì 15/02 dalle ore 09.30 alle 12.00
- Sabato 17/02 dalle ore 15.00 alle 18.00
- Domenica 18/02 dalle ore 15.00 alle 18.00
Inoltre, su richiesta è possibile visitare la mostra chiamando il numero 348 870 2614.
Enzo Santese sottolinea come le opere di Carlo Febbo vengono suggeriscano l’adesione profonda alla natura e la capacità dell’artista di catturare la vitalità che si perpetua nelle stagioni. Le foglie, simbolo di questo ciclo di vita, diventano un elemento chiave nelle tele di Febbo, espresse attraverso variazioni cromatiche e pennellate che rivelano il delicato processo di declino dell’elemento vegetale. Attraverso le sue opere, Febbo riesce a trasmettere una connessione intima con la natura, esplorando il tema della vita come passaggio e continua trasformazione. Un mondo fisico sottoposto all’azione del tempo, rappresentato con maestria e sensibilità in ogni dettaglio delle sue tavole.
“Le foglie – scrive Santese – costituiscono un indice segnaletico che si moltipllca nello spazio pittorico dove si disseminano In una sorta di ritmo di superficie. In alcune opere assumono determinazioni cromatiche piatte, in altre variegate in una serie di pennellate, che rendono il processo di declino dell’elemento vegetale, sospinto ad accendersi peraltro di toni e di colori. Quando si staglia un improbabile paesaggio, l’orizzonte distingue una zona sottostante, a volte materica, dal cielo trattato In stesura uniforme la sagoma follare è Incisa come se si trattasse di fossile riportato alla luce, la figura accorpa in se tensioni molteplici, ma tutte ricondotte alia sintesi concettuale di un mondo fìsico sottoposto all’azione del tempo”.
[g.m]