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venerdì , 20 Settembre 2024

Cos’è il disturbo del ‘Deficit di natura’. Lo spiega ARPA FVG

20.09.2024 – 12:51 – Il deficit di natura è una realtà che non possiamo ignorare. L’assenza di contatto con l’ambiente naturale ha conseguenze reali sul benessere fisico e mentale dei più giovani.” Con queste parole Paolo Fedrigo, educatore ambientale presso ARPA FVG – Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale, ha introdotto una riflessione su un fenomeno in crescita: il deficit di natura, tema centrale di un incontro tenutosi alla Biblioteca Civica di Pordenone nell’ambito del festival letterario Pordenonelegge. Davanti a un pubblico giovanissimo, ARPA FVG ha discusso con i bambini delle scuole primarie l’importanza di riscoprire un rapporto autentico con la natura, sottolineando come questo distacco crescente dall’ambiente naturale stia generando problematiche educative e psicologiche sempre più rilevanti.

Secondo Fedrigo, il deficit di natura non è solo una teoria astratta, ma un problema scientificamente riconosciuto: “Non si tratta solo di una questione pedagogica,” ha spiegato, “ma di un disturbo studiato anche in ambito pediatrico”. I bambini che non trascorrono abbastanza tempo all’aria aperta possono sviluppare difficoltà cognitive, problemi di apprendimento e una ridotta capacità di concentrazione.

Questa carenza di contatto con il mondo naturale, secondo Fedrigo, non riguarda solo l’aspetto didattico. “Chi non ha mai vissuto la natura da vicino fatica a riconoscerne la bellezza, e questo rende più difficile anche volerla proteggere”, ha affermato. A mancare, dunque, non è solo una dimensione esperienziale, ma anche un elemento fondamentale per sviluppare una coscienza ecologica e civica.

L’incontro a Pordenonelegge ha rappresentato un’occasione per riflettere sulle opportunità che la natura offre come contesto educativo. Tuttavia, le scuole sembrano incontrare ancora delle difficoltà nell’organizzare attività continuative all’aperto. “Non basta considerare la natura come la meta della classica gita annuale,” ha ammonito Fedrigo, “bisogna riconoscerla come parte integrante del processo educativo”. Il contatto diretto con l’ambiente naturale non solo arricchisce il percorso formativo dei bambini, ma migliora la loro capacità di apprendere e sviluppare un pensiero critico e creativo.

Nell’ambito dell’incontro, i bambini hanno partecipato attivamente, esprimendo i loro desideri e raccontando esperienze legate alla natura. “Ciò che emerge è sempre lo stesso,” ha detto Fedrigo, “i bambini desiderano fare cose semplici: arrampicarsi sugli alberi, saltare nelle pozzanghere, correre nei prati”. Questi gesti spontanei, che per molti sembrano scontati, rappresentano invece esperienze sempre più rare nella quotidianità delle nuove generazioni.

Oltre al lavoro nelle scuole, ARPA FVG si impegna a diffondere la consapevolezza ambientaleanche tra i cittadini di tutte le età. “Il nostro obiettivo è coinvolgere non solo i bambini, ma l’intera comunità”, ha spiegato Fedrigo, citando le numerose iniziative in programma per celebrare il venticinquesimoanniversario dell’ente. Tra gli eventi più attesi, la partecipazione a manifestazioni come Telethon e il Filo dei Sapori a Tolmezzo, occasioni in cui ARPA sarà presente per promuovere la sostenibilità e la sensibilizzazione ambientale.

Il messaggio di Paolo Fedrigo è chiaro: “Ritrovare il contatto con la natura non è solo un piacere, ma una necessità per il futuro delle nuove generazioni.” ARPA FVG continuerà a lavorare in questa direzione, promuovendo iniziative che mettano la natura al centro del percorso educativo, affinché i più giovani possano crescere con una comprensione profonda del mondo che li circonda e un forte senso di responsabilità verso il pianeta.

[c.v.]

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