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venerdì , 1 Novembre 2024

North East South West – Beyond the wall. A San Donà torna la grande fotografia

29.10.2024 – 17:11 – Sabato 9 novembre alle ore 17:30 presso lo spazio mostre “I. Battistella”, giardino Agorà, in centro a San Donà di Piave si terrà l’inaugurazione della grande mostra North East South West – Beyond the wall.  La mostra, promossa da culturaincorso in collaborazione con i Musei Civici Sandonatesi, presenta i  lavori di quattro maestri della fotografia internazionale, che si confrontano con originalità con i temi del declino e promessa, disperazione e rinascita, nostalgia e fiducia, timore e speranza.  In un tempo in cui la realtà può apparire opprimente, questa mostra ci ricorda che la bellezza e la poesia possono sempre emergere, anche dagli spazi più inaspettati.  La mostra rimane aperta fino al 24 novembre. Ecco un profilo dei 4 artisti in mostra:

Andrew Borowiec negli ultimi quarant’anni ha fotografato il paesaggio sociale della Rust Belt, il cuore industriale dell’America, che si estende dallo stato di New York alle rive del lago Michigan a ovest e negli Appalachi a sud del fiume Ohio. La regione è in costante declino dagli anni Ottanta, quando le acciaierie e le altre fabbriche hanno iniziato a chiudere, provocando la demolizione di edifici, l’abbandono di attività commerciali e lo svuotamento dei quartieri. Le immagini del crepuscolo di questi paesaggi industriali, che un tempo pulsavano di energia, diventano simboli di resilienza, offrendo una riflessione sull’inevitabilità del cambiamento e sulla forza d’animo di comunità che, nonostante tutto, continuano ad alimentare il sogno americano.

Alena Grom ha ritratto le donne ucraine sopravvissute all’aggressione russa, compreso sé stessa, usando un fondale decorato per mostrare il contrasto tra la rinascita della primavera e la distruzione delle città, tra cui Bucha e Irpin. Ogni primavera rubata è una vita rubata. Tuttavia, le sue fotografie non si limitano ad illustrare la pietà o il dolore, ma mostrano persone che stanno ricostruendo le loro case e le loro vite dalle rovine, guardando al futuro. Questa contrapposizione di bellezza e devastazione crea un potente messaggio di speranza e resistenza, dimostrando come la forza interiore delle donne possa risplendere anche nei momenti più bui, trasformando il dolore in arte.

Ian Howorth, fotografo britannico di origine peruviana che vive a Brighton, usa la fotografia per ricostruire il suo rapporto con i luoghi del quotidiano, per rinnovare il senso di una identità adottiva piuttosto che originaria. È attratto dalle immagini che mostrano il passaggio del tempo, che indicano una direzione di cambiamento, ricostruiscono il senso di un passato immaginato per raccontare dove siamo e dove siamo diretti. Le insegne stampate a mano a Great Yarmouth, le tonalità rosa e blu appena fuori da una strada principale nel Kent, i toni di pesca sbiaditi dei parrucchieri di Brighton. Le sue immagini ci invitano a riflettere su ciò che è stato e su come il tempo plasmi continuamente la nostra percezione del presente.

Kazuaki Koseki per molti anni, nelle foreste della prefettura di Yamagata, nel Tohoku, in Giappone, ha osservato lo spettacolo delle Himebotaru, una specie endemica di lucciole che vive nelle zone umide, e di cui sia le uova che le larve emettono luce, che volano d’estate nella foresta, tracciando imprevedibili scie luminose: una scena che riflette lo scintillio delle stelle nel firmamento. È uno splendore che dura soli dieci giorni in estate, sufficienti per rinnovare l’emozione di uno sguardo senza tempo e lo stupore per le montagne e le foreste. Un antico modo di ritrovare Dio in tutte le cose. Attraverso le sue fotografie evanescenti e poetiche, Kazuaki ci ricorda la magia della natura e la fragilità della vita, invitandoci a contemplare la bellezza effimera che ci circonda, ma spesso dimentichiamo di vedere.

[g.m]

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