27.08.2025 – 13:29 – Il 21 agosto la Polizia di Stato ha fermato a Mestre una giovane donna senza fissa dimora, trovata in possesso di un etto di droghe sintetiche in un appartamento occupato abusivamente nel cosiddetto Quadrilatero di via Piave, un’area già al centro di allarmi per degrado urbano e microcriminalità. L’operazione, condotta dagli agenti dei commissariati di Mestre e Marghera, è nata da una segnalazione dei proprietari dell’immobile. All’interno, gli investigatori hanno rinvenuto sostanze cristalline, polvere bianca e pasticche di ecstasy-MDMA, oltre a bilancini di precisione e dispositivi radio portatili, indicativi di un’organizzazione rudimentale per lo spaccio su strada. La donna, con precedenti penali legati agli stupefacenti, è stata sorpresa mentre cercava di nascondersi sotto un letto.
Il magistrato ha disposto per lei l’obbligo di firma, in attesa che il procedimento penale stabilisca l’effettiva responsabilità. Tuttavia, il caso mette in luce un problema che va oltre l’episodio giudiziario: la diffusione crescente di droghe sintetiche, in particolare nell’area metropolitana di Venezia, e l’uso sempre più frequente di appartamenti abbandonati come basi per piccoli traffici.
Negli ultimi anni via Piave è divenuta una delle zone più problematiche della città, dove marginalità sociale, occupazioni abusive e mercato illecito di sostanze si intrecciano. Le autorità locali sono sotto pressione per rafforzare il presidio dell’area, in un contesto in cui le droghe sintetiche — a basso costo e di facile trasporto — stanno assumendo un peso crescente nel mercato italiano.
[c.v.]
