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giovedì , 2 Maggio 2024

Parco Lemene, Reghena e Laghi di Cinto: manca il direttore

24.09.2022 – 7.05 – Parco dei fiumi Reghena e Lemene e dei laghi di Cinto: manca ancora il direttore. A giorni l’incarico dovrebbe essere offerto all’architetto Massimo Ballin, dipendente regionale, ma l’accettazione dell’incarico -da svolgere a titolo gratuito- non è scontata. L’altra sera si è riunita la terza commissione consiliare del Comune di Portogruaro con la partecipazione di comitati e associazioni ambientaliste per esaminare l’accordo di programma per la gestione del Parco dei fiumi Reghena, Lemene e Laghi di Cinto. Quasi un’ora e mezza di discussione su un sito di indiscusso interesse naturalistico e turistico della città di Portogruaro. Il Parco dei fiumi Reghena e Lemene e dei laghi di Cinto è stato istituto nel 2003 per la tutela dell’area formata da fiumi di risorgiva Reghena e Lemene. Tre gli enti che nel maggio scorso hanno firmato il protocollo d’intesa: il Comune di Portogruaro, il Comune di Cinto Caomaggiore e la Città metropolitana di Venezia.

Obiettivo dell’accordo dare attuazione ad una semplificazione della struttura amministrativa del  parco in un’ottica  di sviluppo sostenibile che combini quindi  la tutela e la valorizzazione del territorio con  lo sviluppo economico e sociale della zona compresa tra i due fiumi. «La sede del Parco sarà nell’ex mulino di Cinto», ha spiegato l’assessore Pietro Rambuschi, «mentre l’entrata è a Portovecchio. L’attuale presidente del Parco è il sindaco di Cinto Falcomer. A lui spetta la nomina del direttore, nomina che mi dispiace dover dire non abbia ancora proceduto ad effettuare, anche se mi ha detto che provvederà nei prossimi giorni». Rambuschi ha anche spiegato che l’offerta dell’incarico era stata fatta all’architetto della Regione Massimo Ballin il quale aveva accettato informalmente. L’assessore ha poi precisato che sono passati diversi mesi, mesi in cui l’architetto ha accettato altri incarichi quindi non è detto che ora accetti il ruolo. La minoranza, presente con il consigliere Antonio Bertoncello, ha criticato la mancata nomina del direttore, al quale spetta la linea di indirizzo della gestione del Parco, e stigmatizzato anche la scelta della sede in quel di Cinto.

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