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domenica , 24 Novembre 2024

Imprenditori e professionisti in difficoltà, M9

MESTRE – Arriva a Mestre un nuovo progetto a sostegno di imprenditori e professionisti in difficoltà: si chiama Imprenditore non sei solo ed è l’iniziativa che, in partnership con la Fondazione di Venezia e l’omonima associazione di promozione sociale onlus, si pone l’obiettivo di costruire una rete di aiuto reciproco fra imprenditori e professionisti attraverso percorsi collettivi e individuali di consulenza e formazione.

A partire dal 22 gennaio 20221 verrà infatti attivata in M9 una classe di studio in presenza che, tramite incontri a cadenza mensile, consentirà agli imprenditori e ai liberi professionisti alle prese con difficili situazioni economiche e lavorative di affrontare e trovare soluzioni alle crisi aziendali. Ogni incontro sarà condotto da un supervisore ma il sostegno ai partecipanti verrà garantito anche da coach che operano online nell’ambito della propria area territoriale, assicurando, in questo modo, una continuità di servizio e di affiancamento essenziale per il buon esito dei percorsi. Sia i supervisori che i coach sono imprenditori volontari chiamati a seguire un percorso di formazione specifico e molto spesso sono proprio loro stessi ad essere professionisti che sono riusciti ad uscire da momenti di difficoltà.

«In un contesto in cui alla complessità delle dinamiche della produzione e della competizione internazionale si sommano gli effetti della crisi sanitaria – ha sottolineato Michele Bugliesi, presidente della Fondazione di Venezia, nel corso della presentazione dell’iniziativa avvenuta questa mattina all’interno degli spazi di M9 –, cresce costantemente il bisogno da parte degli imprenditori di rispondere alle sfide dell’innovazione. Con Imprenditore non sei solo la Fondazione di Venezia attiva un servizio dedicato al tessuto sociale e produttivo veneto: è un progetto che va a favore delle piccole e microimprese che caratterizzano in modo significativo il nostro territorio ma che, in questi anni difficili, si sono trovate in seria difficoltà».

Quello proposto è un vero e proprio “percorso a ritroso” volto ad aiutare l’imprenditore innanzitutto a comprendere le cause che hanno determinato un problema e, infine, a scongiurare il ripetersi degli stessi errori: «Di solito le cause che portano a una crisi aziendale riguardano una cattiva gestione finanziaria, una mancanza di competenze commerciali e di marketing o una malagestione del personale dipendente – ha spiegato Enrico Tosco, presidente dell’associazione Imprenditore non sei solo –. Lo scopo del progetto è perciò quello di aiutare le persone a far rinascere la propria attività attraverso un percorso di consulenze e formazione. Il sostegno che offriamo non è economico, in quanto pensiamo che elargire un finanziamento a qualcuno che non è in grado di gestirlo o che si trova in forte difficoltà, lo porterà solo ad allontanare il momento in cui dovrà effettivamente affrontare il problema che ha causato la crisi. Il nostro scopo invece è quello di risolvere la difficoltà alla radice, e lo facciamo assicurando tempo e attenzione».

L’associazione, che si autofinanzia in particolare attraverso le donazioni e le quote dei soci sostenitori, è presente in Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Lazio e Sardegna. «Dall’anno della fondazione, il 2018, ad oggi, abbiamo aiutato circa 500 imprenditori. Attualmente contiamo circa mille associati e più di 210 volontari. A gennaio apriremo la prima sede in Veneto e presto ci spingeremo anche in Puglia, Toscana e Piemonte. Il nostro obiettivo è arrivare ad avere una classe di studio fisica in tutte le regioni italiane entro i prossimi cinque anni» ha dichiarato Andrea Turrini, operations manager dell’associazione.

Tra i progetti futuri anche quello di creare un’area di intervento dedicata alle nuove startup per aiutare i giovani ad avviare la propria attività imprenditoriale: «Per le nuove generazioni è difficile farlo perché, personalmente, ritengo che manchino delle scuole o delle proposte formative specifiche. Ecco perché in futuro vorremmo dare il nostro contributo anche a questo aspetto» ha concluso Tosco.

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