06.02.2022 – 18.42 – L’introduzione dello psicologo di base delle cure primarie, il potenziamento dei dipartimenti di salute mentale, maggiori azioni di rilevamento e di supporto nei disturbi psicologici, con attenzione in particolare alle fasce più giovani. Tutti obiettivi condivisi e largamente auspicati dall’Aula del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia pochi giorni fa, con una discussione partita dalle due mozioni presentate, una a firma dei consiglieri Roberto Cosolini (Pd) e Furio Honsell (Open Fvg), e l’altra di Andrea Ussai (M5s). Le proposte hanno trovato favorevole anche il vicepresidente con delega alla salute Riccardo Riccardi, che proprio per arrivare all’unanimità sul tema ha offerto di riformulare assieme il testo apportando alcune modifiche; suggerimento accolto dai proponenti con l’auspicio di arrivare rapidamente al voto. “Sono certo che vi siano tutte le condizioni per poter addivenire a una proposta condivisa in cui si possa ottenere un’ampia convergenza dell’Aula e segnare una pagina positiva e responsabile” ha dichiarato. Un’apertura importante secondo Cosolini, che nel suo intervento ha parlato della necessità di “azioni forti e mirate” per affrontare quello che è ormai un “malessere diffuso“, aggravato dalla pandemia, evidenziando allo stesso tempo l’urgenza di una “svolta culturale” che permetta di affrontare i disturbi psicologici senza preconcetti sociali.
Un quadro drammatico quello presentato in Aula durante l’illustrazione delle mozioni, da cui emerge l’uso sempre più esteso di sonniferi e antidepressivi, un preoccupante +30% per tentativi di suicidio e sempre più adolescenti con sintomi clinici di depressione e disturbi d’ansia. “Il disagio psicologico e l’insorgere di fenomeni patologici di ansia e depressione sta crescendo, soprattutto tra i giovani, anche a causa della pandemia” ha affermato Honsell. “Le conseguenze sono molto esplicite in tutti i monitoraggi come quello di Save the children, e sono state più volte evidenziate dall’Ordine degli psicologi“. Un plauso arriva infatti proprio dal presidente dell’ordine regionale, Roberto Calvani, che definisce quanto avvenuto in Consiglio “un passaggio fondamentale” che raccoglie “appelli che da anni la categoria sta facendo”. La direzione da prendere per Calvani ora sarebbe quella “già aperta dalla Campania nella quale lo psicologo nelle cure primarie è già legge regionale e su cui si stanno muovendo celermente, tra le altre, anche Toscana, Lombardia e Liguria”. Dopo due anni di pandemia spiega, la comunità oggi ancora più di prima “necessita di questo tipo di figura specifica e imprescindibile“.
di Nicole Petrucci