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Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo digitale terrestre

23.02.2022 – 11.44 – Com’è noto ormai da tempo, nei primi mesi del 2022 è prevista una riorganizzazione delle tecnologie di trasmissione del segnale digitale televisivo. Una rivoluzione che escluderà dalla ricezione gli apparecchi più datati o che renderà necessario qualche accorgimento per attivare la compatibilità con le nuove codifiche.
In sintesi, il piano prevede la progressiva sostituzione del vecchio formato di codifica MPEG-2 con il più recente MPEG-4, che consente di veicolare contenuti aggiuntivi e di trasmettere con una qualità superiore. L’ultima fase, prevista per il 2023, si concluderà con il passaggio completo allo standard di trasmissione DVB-T2, in sostituzione dell’attuale DVB-T.
Stando alla tabella di marcia stilata dal Ministero dello sviluppo economico, la transizione dovrebbe concludersi l’8 marzo del 2022, data dopo la quale i vecchi apparecchi, inadatti a supportare il nuovo formato, non saranno più in grado di codificare le trasmissioni, almeno per quanto riguarda i primi canali dell’elenco.

Infatti, come annuncia una nota del Ministero “L’8 marzo 2022 le emittenti televisive nazionali provvederanno a dismettere la codifica di trasmissione Mpeg-2 ed attivare in tutto il Paese la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT, che consentirà di vedere i programmi in alta qualità solo per chi ha un televisore che supporta questa tecnologia. Fino al 31 dicembre 2022 le emittenti televisive nazionali potranno continuare comunque a trasmettere simultaneamente con entrambe le codifiche, ma sui numeri del telecomando da 1 fino a 9 ci saranno i canali con la nuova codifica.”
Con l’adozione dello standard DVB-T2 invece, a partire dal 2023, gli apparecchi obsoleti saranno completamente esclusi dalla ricezione.
Per poter guardare la TV sarà dunque necessario disporre di un apparecchio e di un decoder in grado di supportare l’HD, cioè l’alta definizione. Nel caso in cui la TV non supporti il nuovo formato, in alcuni è possibile servirsi di un decoder esterno, facilmente applicabile tramite ingresso USB, che renda possibile la codifica del segnale.

Il processo di refarming: parallelamente all’evoluzione dei formati di trasmissione, è stata avviata la riorganizzazione della ripartizione delle frequenze tra le emittenti televisive italiane. Il processo, già in via di attuazione nel nord del Paese, in FVG si concluderà entro il 14 marzo prossimo.
Ciò significa che alcune emittenti potrebbero cambiare frequenza o cessare di trasmettere, per cui sarà necessario risintonizzare il televisore. Molti apparecchi attuano la risintonizzazione in automatico, in caso contrario è necessario procedere manualmente.

Bonus tv e rottamazione: i cittadini che hanno necessità di cambiare il televisore o di acquistare il decoder possono richiedere i bonus messi a disposizione dal Mise, finanziati in legge di bilancio anche per il 2022 e disponibili fino a esaurimento dei fondi.
Possono beneficiare del bonus i residenti in Italia appartenenti a un nucleo familiare di fascia ISEE che non superi i 20.000 euro, a patto che altri componenti dello stesso nucleo non ne abbiano già fruito. Il Bonus TV-Decoder viene erogato sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato.
Grazie a una convenzione tra il Ministero e Poste, è prevista anche un’agevolazione che permette la consegna del decoder direttamente a casa per i cittadini di età superiore ai 70 anni con un reddito inferiore ai 20.000 euro.
di Paolo Locatelli 

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