10.04.2022 – 15.54 – Dopo il grande successo dello scorso anno, la collezione di moto d’epoca “Spirio” torna a riempire di storia, velocità e passione le sale espositive del Centro Culturale Bafile.
Sabato 9 aprile, alle ore 11, ha infatti riaperto i battenti l’esposizione che nel 2021 ha attirato migliaia di curiosi e appassionati, affascinati dall’incredibile collezione di moto dello storico marchio Moto Guzzi di proprietà di Adriano Trevisan. Saranno presenti l’Assessore ai Servizi Sociali Katiuscia Doretto, la Presidente del Consiglio Comunale Elisa Trevisan e la Consigliera comunale delegata al Centro Culturale Bafile Elisa Canta.
A promuovere l’iniziativa, patrocinata dal Comune di Caorle, il Club “Ruote del passato” e l’associazione “Amici della Guzzi di Caorle”.
Oltre una trentina le “due ruote” esposte nelle tre sale del piano terra del Centro Bafile: dalla “normale”, la prima Moto Guzzi in assoluto della prima metà degli anni ’20 del secolo scorso alla più moderna California ad iniezione elettronica. Non mancano il Galletto, moto semi carenata in forze, nell’Italia del dopoguerra, a molti parroci di città e di campagna e la fiammante “Corsa 2 Valvole”, la prima potente, veloce e vincente (oltre che particolarmente rara) Moto Guzzi da corsa.
Fanno inoltre bella mostra di sé le Falcone Sport, Falcone Turismo e Astore che nel 2007 sono state utilizzate da Adriano Trevisan, Giovanni Marafon e Mario Bolzan, i tre protagonisti della straordinaria “cavalcata” da Caorle e fino a Capo Nord e ritorno: circa 9000km in una ventina di giorni tra pioggia, alci e tempeste di neve. Una straordinaria impresa dei tre appassionati che fu celebrata in più occasioni su tutti i media.
Il percorso espositivo condurrà i visitatori ad ammirare le straordinarie tappe evolutive della Moto Guzzi che hanno accompagnato l’Italia dal primo dopoguerra ai giorni nostri. Un marchio storico, nato dal genio di Carlo Guzzi che collaborò con Giorgio Parodi per dare vita ad una storica impresa che, tra alterne fortune, rappresenta certamente la storia del motociclismo in Italia.
Tra le moto esposte anche la prima acquistata da Adriano Trevisan nel 1985, ad un’asta di un parco mezzi non efficienti in uso alle forze armate: dopo aver sistemato quella prima motocicletta, quasi quarant’anni fa, Trevisan non si è più fermato, continuando ad acquistare storiche moto del marchio italiano per riportarle a nuova vita, dedicandovi ogni ora del suo tempo libero. “Da qualcosa iniziato quasi per gioco è nata una passione che ha accompagnato quasi quarant’anni della mia vita. Le moto sono invecchiate con me” scherza Trevisan raccontando l’origine ed il grande lavoro che lo ha portato a creare la collezione “Spirio” (nome storico della famiglia Trevisan a cui appartiene Adriano).
L‘esposizione sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 9 alle 17 (orari di apertura dell’Ufficio Iat), fino al 26 giugno.
Eventuali offerte dei visitatori saranno interamente dedicate al progetto di restauro del Santuario della Madonna dell’Angelo di Caorle.