16.06.2022 – 17.19 – In aiuto al caro energia, che ha avuto un’impennata con il conflitto Russia-Ucraina, arriverà nella busta paga di luglio un bonus di 200 euro a sostegno dei lavoratori. Un’indennità una tantum decisa dal Governo nel decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022). Cosa cambia rispetto a prima? Che non verrà erogato in modo automatico, ma necessita di un’autocertificazione da parte dei lavoratori dipendenti con un reddito inferiore ai 35.000 euro lordi. Condizione sine qua non è che non percepiscano altre forme di sostegno come il Reddito di Cittadinanza o la Pensione di Cittadinanza. Nel computo della soglia di reddito da rispettare per la legittima spettanza vanno inclusi tutti i redditi di qualsiasi natura con la sola eccezione dei seguenti: rendita casa di abitazione e relative pertinenze; trattamenti di fine rapporto; emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata; ANF, assegni familiari e assegno unico universale; assegni di guerra, indennizzi da vaccinazione o trasfusione; indennità di accompagnamento. L’importo erogato a titolo di bonus è fiscalmente esente.
Nel messaggio n. 2397 del 2022, l’INPS ha sottolineato che l’indennità potrà essere erogata una sola volta per ciascun lavoratore subordinato, anche qualora vi siano in atto più rapporti di lavoro.
L’una tantum spetterà inoltre a titolari di pensione o assegno sociale, pensioni di invalidità, misure di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 30 giugno 2022, percettori di NASPI, DIS-COLL e disoccupazione agricola, in questo caso sarà direttamente l’INPS a erogare l’indennità senza necessità di autocertificazione e presentazione di un qualsivoglia documento.
Possono presentare la domanda anche i collaboratori domestici, i co-co-cò, i lavoratori stagionali, gli iscritti al fondo pensione dei lavoratori dello spettacolo, gli incaricati delle vendite a domicilio. Questi invece devono scaricare il modulo, compilarlo mettendo l’IBAN in quanto il bonus verrà direttamente versato sul conto corrente, e poi portarlo ad un Patronato INAS che lo spedirà direttamente all’INPS.
Per quanto riguarda lavoratori autonomi e professionisti, per i quali il governo ha istituito un Fondo Nazionale dotato di 500 milioni di euro che si trova all’interno del decreto Aiuti governativi, manca il decreto di attuazione.
di Laura Fonovich