28.06.2022 – 16:16 – “La pressione di CNA Balneari, dell’intera categoria e dell’opinione pubblica ha avuto la meglio sulla burocrazia. Il Parlamento di fatto ha riconosciuto che calciobalilla e ping-pong non sono slot machine, escludendo quindi il rischio di sanzioni amministrative. Si permette la sopravvivenza di giochi d’intrattenimento familiari tradizionali aprendo così a un’estate più libera per tutti”. Questo è quanto si si legge in un secco comunicato diramato CNA Balneari. Ma per capire come mai il calciobalilla – detto anche biliardino – ed il ping pong siano balzati al centro dell’attenzione della cronaca in quest’estate calda dobbiamo fare un passo indietro al 2012, quando l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha emanato una norma in cui ha inserito i biliardini fra quegli apparecchi le cui caratteristiche devono essere disciplinate da interventi ministeriali con l’intento di garantire la sicurezza dell’esercizio. Nel 2021, nei mesi di maggio e giugno, “per salvaguardare i biliardini già installati nei luoghi aperti al pubblico ed evitare che una norma inapplicata del 2012 portasse a centinaia di sequestri su tutto il territorio nazionale, l’Agenzia ha adottato regole semplificate di autodichiarazione che non prevedono più una autorizzazione ma un semplice nulla osta. La richiesta di tale autocertificazione che impone a quanti dispongono di calciobalilla e ping-pong di produrre una documentazione ulteriore che dimostri come questi giochi abbiano caratteristiche tali da far escludere qualsiasi vincita in denaro ha di fatto scatenato le ire delle associazioni di categoria, preoccupate per il rischio che, per evitare di esporsi a multe salate, i titolari di pubblici esercizi facciano a meno di tipiche attività italiane. Ed è così che CNA Turismo e Commercio, che già aveva ottenuto una proroga alla entrata in vigore di tale decisione, ha chiesto una volta per tutte, che attraverso un provvedimento ad hoc venga stabilita la definitiva esclusione di calciobalilla e ping-pong dalle norme che disciplinano i giochi che prevedono vincite in denaro.
La rassicurazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non si è fatta aspettare, ponendo fine ad alla spinosa – ma a tratti surreale – questione: “Si rassicura tutto il settore e tutti i giocatori – afferma il direttore generale Marcello Minenna – che anche per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il calcio balilla rappresenta uno dei giochi della storia e della tradizione di tutti noi italiani da salvaguardare e promuovere anziché da ostacolare, non essendo in alcun modo assimilabili ad apparecchi con vincita in denaro come videolottery e slot”.
[g.m]