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Il triste primato della A4 Venezia-Trieste: record di vittime nel 2021

01.07.2022 – 16.27 – Ventuno persone morte lungo i 210 chilometri della A4 Venezia-Trieste; con un’incidenza particolarmente elevata tra San Donà di Piave e Portogruaro che persiste tutt’oggi, nel 2022; un’incidenza di camion e trasporto “pesante” che ha superato nel 2021 i livelli precedenti all’emergenza Covid con un +2% rispetto al 2019; e un traffico che continua a crescere e a crescere.
Sono dati preoccupanti quelli comunicati dall’ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est basati a propria volta sulle informazioni di AISCAT (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) appena pubblicati.
Emerge la visione di un’autostrada Venezia-Trieste particolarmente utilizzata dal traffico su gomma, con un alto numero di tir e veicoli pesanti e la presenza di numerosi colli di bottiglia, alla base di incidenti mortali che superano nettamente tutte le concorrenti autostrade del Nord Est, dalla Brescia-Padova, al Brennero, alla Bologna-Padova.

“Da diversi anni chiediamo ai decisori politici di intervenire sulla A4 Venezia-Trieste – denuncia Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – per eliminare quello che oggi è il vero e proprio “collo di bottiglia” di tutta la viabilità del Nord Italia. Questa emergenza di traffico e incidenti, spesso purtroppo mortali, non è tollerabile per economie avanzate e vocate agli scambi internazionali come quelle del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, che dovrebbero poter contare su infrastrutture moderne e competitive. Per risolvere la situazione si deve permettere alla newco di operare al più presto, per poi procedere al completamento della terza corsia ed alla realizzazione del casello di Bibione con cantieri attivi 24 ore su 24, come già proposto al Commissario Fedriga in un recente incontro. Ci attendiamo una risposta dalla politica al più presto – conclude Ferrarelli – e pertanto invitiamo tutti i rappresentanti delle istituzioni che hanno a cuore la Venezia Orientale a fare la propria parte.”

di Zeno Saracino

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