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domenica , 8 Settembre 2024

Dodici i comuni in Zona Arancione. Continua la lotta del Veneto contro i PFAS

12.01.2023 – 10.00 – Avviato il nuovo provvedimento da parte della Regione Veneto: ad essere inclusi sono tutti i cittadini residenti nei comuni facenti parte della Zona Arancione, a cui verrà consentito di poter effettuare il dosaggio dei PFAS nel sangue.
Il provvedimento risponde alle esigenze della popolazione residente nei comuni compresi nella zona arancione, che a più riprese hanno espresso la richiesta di rivalutazione del rischio correlato all’uso a scopo potabile dell’acqua proveniente dai pozzi.
Nello specifico, l’Area Arancione corrisponde alla porzione di territorio regionale interessata dalla contaminazione da PFAS (sostanze organiche fluorurate) delle acque sotterranee, ma che ha ricevuto acqua non contaminata attraverso gli acquedotti.

La Regione del Veneto ha così attuato misure di sanità pubblica e di controllo necessarie all’analisi dello stato dell’acqua proveniente dai pozzi privati, permettendo ai cittadini di effettuare volontariamente la determinazione dei dosaggi ematici di PFAS presso il laboratorio autorizzato di ARPAV in regime di compartecipazione della spesa, entro 90 giorni dall’adozione della deliberazione, tempo necessario all’adeguamento dei flussi informativi e alla definizione delle misure organizzative.
Laddove gli esiti dei dosaggi effettuati volontariamente dai cittadini rilevino valori sierici di PFAS superiori ai limiti di riferimento già stabiliti con D.G.R. n. 2133/2022 gli interessati potranno effettuare gratuitamente gli esami ematochimici previsti dalle disposizioni contenute nella medesima deliberazione. Mentre per tutti coloro che dovessero presentare valori significativi di bioaccumulo di PFAS ed esami ematochimici con valori alterati, sarà possibile effettuare gratuitamente, attraverso il medico di medicina generale, il programma di presa in carico sanitaria, come previsto dalle disposizioni contenute nelle deliberazioni della Giunta Regionale del 23 dicembre 2016 e del 21 maggio 2018.
È stata, inoltre, prevista nei comuni una valutazione del rischio relativamente all’esposizione alimentare, con conseguente eventuale, presa in carico della popolazione qualora dovessero emergere elementi di rischio espositivo di bioaccumulo. Le attività del piano di sorveglianza degli alimenti sono attualmente in fase di esecuzione.

Di seguito l’elenco dei comuni compresi nel recente provvedimento:
-Altavilla Vicentina (VI): interessamento parziale del Comune
-Arcugnano (VI): interessata una frazione minima del Comune
-Arzignano (VI): interessamento parziale del Comune (confine est)
-Creazzo (VI): interessamento parziale del Comune
-Gambellara (VI): interessata una frazione minima del Comune
-Montebello Vicentino (VI): interessamento parziale del Comune
-Montecchio Maggiore (VI): interessamento parziale del Comune
-Monteviale(VI): interessata una frazione minima del Comune
-San Bonifacio (VR): interessamento parziale del Comune
-Sovizzo (VI):  interessamento parziale del Comune
-Trissino (VI) interessamento parziale del Comune (Colombara)
-Vicenza : interessamento parziale del Comune (Vicenza Ovest)

[m.g]

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