03/02/2023 – 12.30 – Riaperto dopo anni il processo, rinviato a giudizio dalla Procura di Treviso, alla direttrice sportiva della Gymnasium per abusi di mezzi di corruzione. E’ Moira Ferrari la coach di ginnastica ritmica al centro dell’episodio. L’allenatrice avrebbe dato uno schiaffo ad una baby ginnasta di 8 anni, sostenendo nella difesa che il gesto compiuto fosse da attribuirsi “all’affetto che provava per lei, per attirarne l’attenzione ed evitare che si infortunasse cadendo di nuovo dalla trave”.
“Ho potuto vedere che l’atleta, nell’eseguire una verticale, elemento che lei aveva compiutamente acquisito nelle sue conoscenze tecniche, sia caduta in maniera rovinosa di schiena sulla trave – sostiene la stessa Ferrari – facendomi accorrere all’attrezzo con il timore che si fosse infortunata seriamente. Me la sono ritrovata davanti praticamente illesa e istintivamente, certamente per la paura che io stessa ho provato vedendola cadere, le ho dato uno schiaffo accompagnandolo con un rimprovero, ricordandole che anche un singolo momento di disattenzione poteva avere conseguenze gravi sulla sua salute e nel suo caso i momenti di disattenzione erano diventati troppo frequenti negli ultimi tempi”. La direttrice tecnica, dopo l’episodio, ha continuato l’allenamento con l’atleta, e una volta terminato ha raccontato l’intero accaduto alla madre della bimba, scusandosi. All’atto sono conseguite le scuse della coach all’intera famiglia, un’indagine federale sfociata in una sanzione pecuniaria di 300 euro e, su sollecitazioni del Coni, un mese di squalifica dagli allenamenti e dalle gare.
I genitori della ginnasta, dopo aver ritirato la figlia dalla società, avrebbero deciso di presentare alla magistratura ordinaria la querela contro la palestra per presunti abusi sulle atlete, già nel 2012. L’indagine si era conclusa con l’archiviazione del caso, e adesso, dopo anni di silenzio, l’intero mondo ginnico sta aspettando di vedere cosa accadrà ad ottobre, mese in cui si è programmata la riapertura del processo.
[m.g]
