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giovedì , 21 Novembre 2024

Covid, tre anni dall’inizio del contagio. Luca Zaia invita ad aumentare le retribuzioni dei medici

21.02.2023 – 13.00 – Sono trascorsi tre anni dall’inizio della pandemia da Covid 19, che in Veneto registrò il primo decesso in Italia, segnando profondamente le vite dei suoi cittadini. Il numero totale di veneti che hanno perso la vita a causa dell’emergenza si conta essere superiore ai 16.500 individui, in un contagio che ad oggi ha coinvolto complessivamente più di 2 milioni e seicentomila cittadini regionali.
“Concentrati sulla ripartenza – commenta il Presidente del Veneto, Luca Zaia– ci siamo ributtati in una vita che, nonostante la necessità di alcuni accorgimenti, è tornata normale ma solo tra alcuni anni si potrà valutare un periodo storico concluso e definito. Avremo modo di capire quale esperienza abbiamo attraversato realmente e comprenderemo quale sia stata la forza della nostra gente, la solidità del nostro tessuto sociale, l’importanza di quella tradizione di solidarietà e lavoro che caratterizza il nostro territorio”.

La pandemia, come ricorda il Governatore: “è stata anche l’occasione per trovare nuove forme di relazioni sociali, di accelerare nuove modalità di organizzazione, di dimostrare il valore della solidarietà come hanno fatto i cittadini, le imprese e gli istituti finanziari che in un anno hanno donato tramite la Regione o le sue Aziende sanitarie”. E’ di circa 70 milioni il valore complessivo dei finanziamenti messi in campo per fronteggiare l’emergenza.
“Un simile impegno di coesione- continua Zaia – è sempre attuale e merita di essere il messaggio da ricordare di questa triste esperienza soprattutto ora che nuove difficoltà, conseguenti la guerra e le tensioni internazionali, disegnano nuove preoccupazioni e incertezze per il futuro”.

“Oggi celebriamo la Giornata dedicata agli operatori sanitari, ispirata dall’impegno eroico che hanno sostenuto nei giorni più duri della pandemia pagando anche con la vita di molti colleghi l’esposizione al contagio. Nel rispetto di questo grande lavoro svolto, e di quello che viene assicurato ogni giorno, dobbiamo impedire che la considerazione e l’ammirazione dovute si esauriscano in una giornata commemorativa. Sarebbe bene, quindi, che si mettessero in campo tutte le possibili iniziative e tutti quei provvedimenti necessari in grado di consentire al nostro sistema sanitario di avere più medici e meglio retribuiti. Questa deve essere la base di una ripresa perché non va dimenticato che sanità fa rima con civiltà”.

[m.g]

 

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