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giovedì , 5 Dicembre 2024

Nuova task force in Veneto: lo stop alle aggressioni in ospedale

2.02.2023 – 10.30 – Il 24 gennaio 2023 si è conclusa l’ultima edizione del Corso sulla Sicurezza, iniziato a maggio 2022, per istruttori regionali in tema di aggressioni e atti di violenza a danno del personale delle Aziende sanitarie del Veneto, organizzato e gestito dalla Fondazione SSP, con la responsabilità scientifica della UOC Rischio Clinico di Azienda Zero.
Gli ottantacinque istruttori regionali formati con il programma stanno già collaborando con i loro Uffici Formazione per svolgere l’attività di coordinamento e docenza nei corsi aziendali, che saranno rivolti a tutto il personale, sanitario e amministrativo.
“Si tratta  di una iniziativa molto importante, che ha visto impegnate due nostre realtà come la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica e Azienda Zero nella formazione di una vera e propria task force che andrà a sostegno dei nostri operatori, favorendo momenti formativi – sottolinea l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin – La formazione del personale resta per noi una delle best practice che intendiamo sostenere e implementare, rendendola sempre più legata alle esigenze ed emergenze del momento storico in cui viviamo. Formare il personale anche in un ambito così delicato come è la sicurezza personale, è fondamentale per garantire il benessere nei luoghi di lavoro”.

Le aggressioni agli ambienti sanitari rappresentano infatti un problema da non sottovalutare: in particolare i reparti di emergenza ed urgenza, psichiatrici, di geriatria, i SERD (Servizi per le Dipendenze Patologiche), i SERT (Servizi per le Tossicodipendenze) e l’assistenza domiciliare, sono quelli a maggiore rischio. E’ però il pronto soccorso, tra tutti i reparti degli ospedali, ad essere quello più colpito, specie se si tiene conto di una tipologia specifica di aggressione: la minaccia.

“La sicurezza nel luogo di lavoro – sottolinea l’assessore Lanzarin – è un diritto di ogni dipendente. Purtroppo accade sempre più spesso che i professionisti della Sanità vengano fatti oggetto di aggressioni verbali o ancor peggio fisiche, atti che sfociano di frequente in comportamenti violenti e pericolosi. I numeri sono impressionanti e ci obbligano a creare un percorso di ‘messa in sicurezza’ del nostro capitale umano. In Veneto sono impegnati circa 70.000 professionisti nelle diverse strutture del servizio sanitario pubblico, ai quali si affiancano molte altre migliaia di professionisti impiegati nelle strutture private. La Croce Rossa Italiana stima che ogni anno a livello nazionale si verificano 1.200 aggressioni contro gli operatori della sanità, di cui il 70% sono donne”.

[m.g]

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