15.03.2023 – 13.00 – “Come emerge dalla lettura dell’articolo 21 del PNRR, risulta che il trattato sia negoziabile, nonostante fino a pochi giorni fa ci sia stato detto il contrario. Ed è pur vero che noi ci siamo trovati davanti a due cigni neri, da un lato lo scoppio dell’emergenza del COVID 19 a febbraio 2020 e dall’altro la guerra in Ucraina il 24 febbraio del 2022. È innegabile dunque che, nonostante il negoziato per il PNRR sia molto recente, in pochi mesi sia cambiato il mondo”. Così è intervenuto oggi il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a Bruxelles nel corso della riunione della Delegazione italiana del Comitato Europeo delle Regioni sul tema della rinegoziazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Io provo imbarazzo, e immagino che i colleghi condividano questo sentimento, guardando ad esempio ai bandi regionali che destinano la cifra di 22-23 milioni di euro ai borghi – prosegue Zaia – Imbarazza l’idea di investire in dorature per i guard rail dei nostri borghi quando onestamente a livello nazionale abbiamo altre priorità. Siamo felici di dedicarci al nostro borgo di riferimento, ma ripeto ci sono altre priorità, e a quanto si apprende il Governo andrà a rinegoziare parte del trattato”.
“Oggi abbiamo un problema di occupazione, la questione aperta del digital divide, e abbiamo problemi che forse non erano ai primi posti quando allora si è negoziato il trattato. Per non parlare del nodo della crisi economica, causata per molti versi dell’aumento dei costi delle materie prime e dei costi energetici, i quali pesano sulle nostre imprese con gravi ripercussioni sul PIL – prosegue il Presidente del Veneto – Siamo una Regione che conta 180 miliardi di PIL all’anno, la seconda Regione d’Italia e nonostante ciò siamo fortemente preoccupati, per noi i 230 miliardi del PNRR sono una grande opportunità, forse l’ultimo treno che passa dalla nostra parte. Chiedo di fare un lavoro di squadra in modo che si possa negoziare il trattato nella maniera più opportuna”. Infine Zaia fa un passaggio sulla questione Ucraina sulla quale, secondo il Governatore, è mancata una decisiva azione diplomatica. Invita ad agire affinché la guerra non si radicalizzi e non diventi un nuovo Afghanistan.
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