20.06.2023- 11.00 – Questa domenica 18 giugno è stata inaugurata presso il Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle, la mostra ‘Give peace a chance’: un’esposizione delle opere di 11 artisti contemporanei di fama nazionale, organizzata alla Direzione Regionale Musei Veneto e dall’Amministrazione Comunale di Caorle e curata da Matteo Vanzan.
Ispirandosi alla celebre canzone di John Lennon, ‘Give peace a change’ già racchiude nel suo titolo il nucleo stesso della sua essenza: la mostra vuole infatti essere una riflessione per mezzo delle arti visive contemporanee delle contestazioni sociali degli anni Sessanta, non solo rivolte alla Guerra del Vietnam, ma a tutte le guerre.
“Give peace a chance” spiega il curatore Matteo Vanzan “non vuole essere una mostra sulla guerra, ma su ciò che la guerra rischia di farci perdere. I nostri affetti, l’innocenza delle giovani generazioni, le nostre case sono minacciate da coloro che calpestano dignità, speranza e pace. Questa esposizione vuole utilizzare l’arte visiva, come già fatto da Pablo Picasso in Guernica e da molti altri artisti, per svolgere una riflessione sulla forza di una ricerca artistica in grado di tramutare messaggi stesi sulla superficie della tela in moniti rivolti a tutti noi”.
Gli 11 artisti selezionati da Vanzan (Guido Airoldi, Angelo Alessandrini, Manuela Bedeschi, Beppe Borella, Gabriele Brucceri, Andrea Meneghetti, Gabriele Magalini, Daniele Nalin, Donatella Pasin, Beatrice Sheridan, Maurizio Taioli), in un complesso di pittura, scultura, fotografia e installazioni, sono stati chiamati a riflettere sulla condizione di un’arte contemporanea sempre più rivolta alle dinamiche sociali ed antropologiche di un’umanità in perenne conflitto con sé stessa.
“Questa mostra” – aggiunge il direttore del Museo nazionale di Archeologia del Mare Federico Bonfanti – “consente di mettere in dialogo molti dei materiali archeologici esposti nell’allestimento permanente del museo con le opere contemporanee selezionate, in quanto ci portano attraverso strade e prospettive diverse a riflettere sullo stesso tema, ovvero il carissimo prezzo che una guerra impone, da sempre, ai contendenti in contrapposizione tra loro, in termini di perdita dei rapporti sociali, dei legami, dei propri beni e, da ultimo, della stessa esistenza. Cito solo a titolo di esempio l’equipaggio del brigantino Mercurio coinvolto durante la battaglia di Grado del 1812, tra i cui membri vi erano anche ragazzi di 12-13 anni imbarcati come mozzi che perirono tragicamente a causa dell’affondamento del veliero”.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 24 settembre 2023, ogni fine settimana da venerdì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00.