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domenica , 28 Aprile 2024

La strage di giovani di Mestre. Una regione vestita a lutto

di Maria Beatrice Rizzo e Chiara Verdichizzi
05.10.2022 – 11.32 – Vent’un morti e quindici sopravvissuti. Sono questi i numeri dello spaventoso incidente che ha coinvolto l’autobus turistico precipitato da dieci metri dal cavalcavia della Vempa; il guardrail divelto, il boato, la fiammata. Le vittime sono state identificate tutte e sono stati ricoverati negli ospedali del Veneto tutti i feriti, dodici sono adulti e tre sono bambini; di questi, dieci si trovano in terapia intensiva. All’ospedale di Mestre sono ricoverate due donne e un uomo di nazionalità ucraina, assieme a un uomo di origine tedesca. Una donna, ancora in corso di identificazione a causa delle ustioni, è stata trasferita nella notte da Mestre a Padova. Una donna di nazionalità francese si trova a Dolo mentre a Mirano un uomo di nazionalità croata. Treviso ospita quattro pazienti – una seconda donna è stata trasferita nella notte al centro grandi ustionati – di cui due minori, un uomo spagnolo, uno austriaco e una donna ucraina. A Padova, infine, una donna spagnola e una bambina ucraina. Una strage di giovani, così è stata definita. Un’intera comunità di turisti stranieri che stava tornando a Marghera dopo una giornata a Venezia è stata stroncata.

Come riportato dall’Ansa, nessun indagato per ora nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Venezia con l’ipotesi di omicidio stradale plurimo. Ancora al vaglio le cause e la dinamica del disastro stradale, le ipotesi sono due e complementari: un malore dell’autista sommato al mancato supporto del guardrail, ormai vecchio. “Non ci sono allo stato indagati – ha confermato il procuratore Bruno Cherchi all’agenzia – mentre il guardrail, la zona di caduta del bus e lo stesso mezzo sono stati posti sotto sequestro”. Il procuratore ha aggiunto che ulteriori informazioni verranno portate alla luce dall’apertura della scatola nera: operazione irripetibile e per la quale le autorità vogliono aspettare di vederci un po’ più chiaro.
Alla base della rampa una videocamera che ha permesso di acquisire alcuni elementi che permetteranno di dipanare parte dei dubbi sulla dinamica: il magistrato ha confermato che non sono stati rilevati segni di frenata ne di contatto con altri mezzi. “I testimoni – ha aggiunto il procuratore Cherchi – hanno detto che andava piano. Il tratto stradale prima è in salita e non permette alte velocità”.

La comunità si stringe attorno all’autista, il quarantenne trevigiano Alberto Rizzotto. Tanti i chilometri macinati, tanti gli anni d’esperienza. Lui non ce l’ha fatta. Dopo nove anni di servizio con la società La Linea il viaggio fatale. Si tratta di “un incidente inspiegabile” anche per l’ad dell’azienda di trasporti, Massimo Fiorese. “L’autista abita a pochi chilometri da casa mia – ha raccontato Luca Zaia, presidente della regione – ma non abbiamo avuto nessun contatto. Tutto fa pensare a un malore, ma non avanziamo ipotesi”. “Il bus è un bus elettrico – ha proseguito il governatore – ci troviamo davanti a una macchina nuovissima, del 2022. L’autista una persona esperta, per bene, super referenziato. Per questo si tratta davvero di definire la dinamica”.

Con ordinanza del sindaco Luigi Brugnaro, il Comune di Venezia osserverà fino a domani il lutto cittadino. Gonfalone di Venezia a mezz’asta o abbrunato, cosi come la bandiera italiana ed europea. Nelle sedi municipali di Ca’ Farsetti a Venezia e via Palazzo a Mestre sono stati messi a disposizione fino a domani dei libri di condoglianze per consentire a tutti i cittadini di manifestare il loro cordoglio per questa immane tragedia, che ha colpito la tutta la città. Brugnaro “ha voluto così manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della Città per questa grave perdita” si legge in una nota diramata dal Comune di Venezia.

Mattarella, Meloni, Piantedosi. Sono tante le figure politiche che stanno esprimendo il proprio cordoglio all’intera città di Venezia: “Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del Governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il Sindaco Luigi Brugnaro e con il Ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia” ha scritto la premier in un post social. Autorizzato dal presidente Zaia il lutto regionale per tre giorni: “È un’autentica tragedia – ha dichiarato – abbiamo anche attivato un centro d’ascolto e di supporto psicologico. Lo sforzo non è indifferente, anche sul fronte della mediazione linguistica”.

[mb.r][c.v]

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