12.09.2023 – 09.15 – Il nuovo Piano di azione locale per la prossima programmazione del Fondo europeo Affari marittimi pesce e acquacoltura (Feampa) per il 2021-2027, presentato dal Flag Veneziano, prevede oltre tre milioni di euro destinati agli investimenti necessari al fine di ridare una posizione di rilievo alla pesca e all’acquacoltura all’interno delle dinamiche dell’economia veneziana. Inoltre, al centro saranno posti anche lo sviluppo di connessioni con il turismo, nonché il tema delle specie aliene, oggi ampiamente discusso a causa della presenza sempre più grande del granchio blu nelle nostre acque, e della tutela dell’ambiente e della biodiversità. Il documento del Piano di azione locale sarà adesso trasmesso alla Regione del Veneto perché venga approvato.Il Piano prende vita dalle criticità e dai bisogni, ma anche dai punti di forza e dalle potenzialità che sono emerse nel percorso di consultazione tra i soggetti del compartimento marittimo veneziano. Tenendo in considerazione le priorità individuate, verranno messa a punto dei bandi per richiedere l’accesso ai finanziamenti europei e, di conseguenza, ci sarà un impiego delle risorse nell’area costiera di riferimento, ovvero Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e San Michele al Tagliamento. Le progettualità che si presentano coerenti con le finalità definite dai bandi, tutte incentrate su una ricaduta diretta e concreta sulle imprese del settore e sul territorio, potranno godere delle giuste risorse grazie agli oltre tre milioni di euro messi a disposizione per le iniziative.
FARI: Filiere, Ambiente, Resilienza e Imprese. È questo l’acronimo scelto per trasmettere le quattro parole chiave del nuovo Piano di azione locale per la pesca, nell’intento di comunicare anche la precisa finalità di portare alla luce e fare chiarezza sulle criticità e sulle possibili soluzioni. Le azioni individuate sono numerose, tutte volte a supportare il rilancio del sistema ittico veneziano, purtroppo colpito da una notevole contrazione, negli ultimi anni, e a ricollocarlo al centro dell’economia locale grazie alla creazione di una filiera competitiva e sostenibile. Si punterà, dunque, a una maggiore attenzione nei confronti di imprese più moderne e interconnesse a settori come il turismo, e verso una valorizzazione delle produzioni locali attraverso la messa in atto di strategie di commercializzazione e tracciabilità innovative. Inoltre, la sostenibilità sarà la parola d’ordine, tenendo sempre in considerazione l’impatto ambientale delle attività, i modi migliori per gestire i rifiuti in mare, l’attenzione nei confronti delle specie sensibili, solo per citarne alcune.
Costituito lo scorso 25 settembre e operativo fino al 2029 (termine dell’attuazione del Piano), il nuovo Flag Veneziano è composto da Vegal (Agenzia di sviluppo del Veneto Orientale), che ne è capofila, Comune di Caorle, Comune di Cavallino-Treporti, Comune di San Michele al Tagliamento, Camera di Commercio di Venezia Rovigo, le tre organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo Legacoop Veneto, Confcooperative e Agci (Associazione generale Cooperative Italiane), poi Ama (Associazione Mediterranea Acquacoltura), Coldiretti Venezia, Cia Veneto, Civ (Consorzio Ittico veneziano), le Organizzazioni di produttori Bivalvia Veneto e I Fasolari. A queste si aggiungono infine Comune di Venezia e Città metropolitana di Venezia.
[o.m]