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domenica , 28 Aprile 2024

La Città metropolitana di Venezia sul podio per numero di nuovi alberi piantati

14.11.23 – 13:09 – La Città metropolitana di Venezia seconda in Italia per numero di nuovi alberi piantati tra il 2022 e i primi mesi del 2023 secondo l’Atlante delle Foreste.
I dati provengono dagli oltre 730 macro-progetti di nuove forestazioni urbane ed extraurbane censiti su tutto il territorio nazionale ed effettuati con fondi pubblici (Decreto Clima, PNRR, fondi regionali o provinciali) e risorse private. Nel territorio metropolitano, grazie ai fondi del Decreto Clima e del Pnrr, sono 92.037 le nuove piantumazioni messe a dimora in 10 comuni metropolitani per una superficie complessiva di 81,86 ettari. L’investimento complessivo è stato di 4.225.320,82. I comuni coinvolti sono Venezia, Martellago, Scorzè, Musile di Piave, Mira, Concordia Sagittaria, Mirano, San Donà di Piave, Santa Maria di Sala e Jesolo.

La Città metropolitana, come capofila, ha coordinato, attraverso gli uffici del settore urbanistica, il lavoro di elaborazione dei progetti dei comuni che hanno aderito e quindi la verifica dei criteri richiesti dal Ministero attinenti in particolare alla valenza ambientale e sociale, al livello di riqualificazione e di fruibilità delle aree, ai livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.

“Il risultato ottenuto da Città metropolitana e certificato da Legambiente è il frutto di una programmazione a lungo termine che risponde alle linee del Piano Strategico e dà risposte concrete sul piano del rispetto ambientale. Parliamo con i fatti! – è il commento del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro – Si parla spesso di troppa cementificazione e di aree sature da investimenti immobiliari, in questo caso il territorio metropolitano dà una forte risposta green, dimostrando di poter e voler pensare all’ambiente e soprattutto al futuro delle giovani generazioni. Il risultato delle piantumazioni degli ultimi due anni lo vedremo crescere negli anni, come il beneficio di queste azioni, certificate dalla stessa indagine dell’Atlante delle Foreste. E’ un punto d’orgoglio non solo per i comuni he hanno aderito ai due bandi in questi anni, ma anche per il grande lavoro svolto dai nostri uffici, che ringrazio”.

Sono quasi 2,9 milioni gli alberi piantati in Italia tra il 2022 e i primi mesi del 2023 su una superficie di 4.504 ettari, pari a circa 6.500 campi di calcio. Si tratta di un patrimonio verde spesso sottovalutato ma fondamentale, come posto in evidenza dalla ricerca che indaga i diversi “servizi ecosistemici” offerti dalle foreste.  Le nuove aree verdi, si legge nel report, sono in grado di generare un beneficio complessivo del valore di oltre 23,5 milioni di euro per ciascuno degli anni di vita degli impianti arborei ed arbustivi messi a dimora.

Attraverso un’analisi approfondita, l’Atlante delle Foreste vuole offrire una panoramica dettagliata del ruolo cruciale che i nuovi progetti di forestazione sono in grado di generare nel sistema economico e sociale italiano, al di là della loro fondamentale funzione di assorbimento della CO2. I dati, raccolti con la collaborazione di Compagnia delle Foreste, sono stati analizzati secondo una metodologia di calcolo elaborata da AzzeroCO2 e che si basa sull’analisi di oltre 3.783 articoli scientifici pubblicati sulle principali riviste di settore tra il 1996 e il 2020.

Tra i principali benefici generati per i territori dalle nuove opere di forestazione figurano la mitigazione di eventi climatici estremi e la regolazione della qualità dell’aria e del suolo, di cui è stata stimata un’incidenza economica positiva di 2.202,9 euro per ettaro all’anno. Ma non solo. L’Atlante delle Foreste rileva in maniera significativa anche l’impatto generato in termini di turismo sostenibile e attività culturali, con una valutazione di 639,2 euro per ettaro anno. Emerge, inoltre, un altro valore che è fondamentale sottolineare e che non è legato direttamente all’uso delle aree. Parliamo del garantire, grazie alle attività di forestazione, la disponibilità della biodiversità e del funzionamento degli ecosistemi forestali per le generazioni future. In questo caso la stima individua un apporto di ben 2.342,5 euro per ettaro ogni anno.

[c.s/g.m]

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