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Vendemmia 2023 condizionata dai cambiamenti climatici

30.11.2023 – 14.56 – La Cia – Agricoltori Italiani di Venezia ha riunito a Noventa di Piave esperti e addetti ai lavori per per fare il punto sulla vendemmia 2023, appena conclusa, e sulle prospettive di mercato.
Franco Passador, amministratore delegato di Vi.V.O. Cantine, ha illustrato i dati di mercato: “La vendemmia del 2023 è in calo rispetto all’anno precedente. In Italia il calo è stato particolarmente persistente, tra crisi climatica e patologie fitosanitarie”. A incidere sul mercato sono anche la giacenza di prodotto (La quantità in Europa è maggiore della produzione: 173milioni di ettolitri di giacenza rispetto a 165 milioni di ettolitri di produzione”), nonché un significativo calo dei consumi, in un ventennio scesi da 30 a 22 litri pro capite. Così, a salvare il mercato, ancora una volta, sono state le esportazioni, con Germania, Stati Uniti e Regno Unito a trainare l’export.
Il messaggio della presidente di CIA Venezia, Federica Senno è stato chiaro ed inequivocabile: Annata non da ricordare – ha affermato Senno  – sia per quanto riguarda la quantità di raccolto che per la qualità zuccherina. Le aziende invece la ricorderanno per i danni provocati dai cambiamenti climatici. Tra siccità, grandine, folate di vento, piogge fuori stagione, sono tanti i motivi che hanno portato a una diminuzione del raccolto. E proprio la questione dei cambiamenti climatici deve essere al centro del dibattito politico. Tra due giorni comincerà a Dubai la Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Speriamo non sia un’occasione persa, perché ogni decisione non presa si ripercuote sull’ambiente e sulle nostre aziende”.
Diverse le richieste avanzate dagli agricoltori. A iniziare dalla necessità di elaborare una corretta gestione della risorsa idrica. L’acqua, quando arriva, va immagazzinata per essere distribuita nei periodi di siccità”, ha aggiunto Senno. Quindi una presa di coscienza da parte della politica per attuare interventi concreti per fronteggiare i cambiamenti climatici e ridurre il consumo di suolo. Da ultimo la necessità di investire sulla ricerca scientifica di varietà resistenti alla siccità e agli altri mutamenti del clima.

[g.m]

 

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