20.12.2023 – 09.15 – “Il Veneto si conferma nuovamente leader nella Dop economy italiana, con un valore della produzione pari a 4,84 miliardi di euro generato nel 2022 dalle 89 filiere del cibo e del vino DOP IGP”. Queste le parole dell’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, il quale lunedì 18 dicembre ha commentato i dati emersi dal Rapporto Ismea-Qualivita sulle Indicazioni Geografiche. L’assessore continua, poi, sottolineando come il Veneto sia “una regione che svetta nel comparto vino, in quello dei formaggi e dei prodotti a base di carne, ma anche nell’ortofrutticolo. Prodotti che sono espressione della terra veneta e che contribuiscono non solo a genere valore nel comparto agroalimentare, ma anche ad affermare i nostri brand nel mondo”.
I dati raccolti parlano chiaro, la Regione del Veneto ha raggiunto un importante traguardo, posizionandosi con orgoglio sul podio per quanto riguarda l’impatto economico complessivo prodotto dalle DOP e dalle IGP. La città veneta di Treviso, inoltre, si conferma al primo posto nella classifica delle prime 10 province italiane del cibo e del vino.
L’assessore Federico Caner prosegue, poi, soffermandosi sugli obiettivi: “Questo risultato ci spinge a ragionare in maniera ancora più forte sul tema della tutela delle nostre eccellenze, dal Prosecco agli altri vini, dal Grana Padano all’Asiago passando per il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP. E solo attraverso un lavoro sinergico tra tutte le Istituzioni potremo garantire ulteriori forme di tutela ai nostri marchi, per frenare il fenomeno della contraffazione e dell’italian sounding. Dietro ai nostri vini e al nostro cibo c’è un lavoro incredibile di produttori che pongono la massima attenzione nella lavorazione delle materie prime: esse rappresentano il patrimonio economico dei territori veneti e italiani”.
Le prime province venete per impatto economico emerse dall’analisi dei dati sono Treviso (2.185 mln €) e Verona (1.468 mln €), seguite da Vicenza (507 mln €), Padova (323 mln €), Venezia (311 mln €), Belluno (35 mln €) e Rovigo (7 mln €).
[o.m]