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martedì , 3 Dicembre 2024

Consorzio vini DOC Delle Venezie accoglie il nuovo direttore Sequino

15.01.2024 – 09.20 – Il Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie ha un nuovo direttore: Stefano Sequino. La scelta è stata fatta da parte del Consiglio di Amministrazione presieduto da Albino Armani e, a partire dal primo mese di questo nuovo anno 2024, quindi dal mese corrente di gennaio, il neo-direttore Stefano Sequino è chiamato a gestire gli aspetti statutari, istituzionali, amministrativi e tecnici del Consorzio. Non solo, a questi compiti si aggiunge la direzione di un team consolidato nello svolgimento delle numerose attività di promozione, comunicazione e sviluppo che riguardano la DOC triveneta, famosa per essere la seconda più estesa in Italia. Il team riunisce gli operatori della filiera produttiva di Pinot grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, territorio che conta 27.000 ettari vitati potenzialmente destinati alla DOC delle Venezie per una produzione di 250 milioni di bottiglie/anno.

Il nuovo direttore del Consorzio Tutela Vini DOC Delle Venezie è nato a Tivoli nel 1978 e si è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e in Viticoltura ed Enologia. Dal 2004 al 2020 ha lavorato presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come funzionario del Dipartimento ICQRF (Ispettoratocentrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), mentre la sua carriera, negli ultimi tre anni, ha visto ricoperta la carica di responsabile del settore vitivinicolo presso Confcooperative. Stefano Sequino ha anche svolto il ruolo di docente e relatore in numerosi convegni per tematiche relative ai sistemi normativi del settore vitivinicolo, e ha partecipato attivamente al confronto europeo e nazionale, nonché ai tavoli di lavoro costituiti per l’adozione nazionale della normativa di settore.

Il nuovo ruolo dirigenziale di Sequino vedrà la guida della DOC delle Venezie nel percorso strategico di tutela e di valorizzazione già avviato dal Consorzio che, negli ultimi anni, ha rafforzato la reputazione del Pinot grigio delle Venezie a livello internazionale, illustrando i valori della DOC a operatori e consumatori di Europa, Nord America e Asia. A proposito di questo importante ruolo che dal presente mese di gennaio Stefano Sequino ricoprirà, il nuovo direttore ha sostenuto: “Sono onorato di intraprendere questa nuova esperienza professionale e desidero ringraziare il Presidente Albino Armani e il Consiglio di Amministrazione per la fiducia che mi hanno accordato. Mi impegnerò a dare il mio contributo per un progetto particolarmente importante, per le dimensioni economiche oltre che territoriali, per la straordinaria capacità di proiezione della DOC delle Venezie nei mercati esteri, un’autentica ambasciatrice dell’Italia nel mondo che diventa veicolo di uno stile versatile e accessibile che ritengo debba trovare maggiore spazio anche nella propria terra d’origine”.

Tra i primi obiettivi che ci si prospetta di raggiungere sono presenti, innanzitutto, il desiderio di rafforzare le misure di governo dell’offerta e consolidare le attività di promozione. Quest’ultima operazione, affiancando le operazioni di visibilità all’estero, dovrà prevedere un piano strategico e strutturato di fidelizzazione del mercato domestico, che a oggi assorbe circa il 5% del consumo totale. Un passo indispensabile per il direttore Sequino sarà quello di proseguire il lavoro, accanto a Triveneta Certificazioni, volto a mantenere tracciabilità e controllo dei vini DOC delle Venezie, non solo per tutelarne la qualità e le peculiarità, ma, grazie all’applicazione del contrassegno di Stato su tutte le confezioni in commercio, anche per accrescere il valore del prodotto sul mercato.

Per quanto concerne il Pinot Grigio del Nordest, Sequino ha affermato che occorre considerare “che la DOC delle Venezie è al centro di un sistema complesso, costituito dal proprio potenziale viticolo nonché dai volumi riclassificati dalle altre denominazioni territoriali. Per questo confermiamo l’impegno a lavorare in maniera armonizzata e congiunta con le altre DO per programmare e governare l’offerta a livello territoriale”.

Infine, dal momento che la DOC rappresenta un’espressione di una tipicità tutta italiana fortemente legata alle proprie radici, essa non può prescindere dal fornire il suo contributo su tematiche importanti a livello internazionale relative ai valori di qualità, cultura e identità territoriale. Per queste ragioni, il nuovo direttore ha commentato che: “Il Pinot grigio delle Venezie trova la sua naturale collocazione nel Nordest italiano e, per farne apprezzare ancora di più lo stile distintivo che ne ha fatto il successo nel mondo, dobbiamo lavorare più che mai per dare voce, anche nell’areale di produzione, all’identità territoriale: è solo raccontando il legame con il territorio che possiamo valorizzare il patrimonio culturale collettivo e rafforzare l’unità e la consapevolezza di condividere una denominazione d’origine che è leader nei mercati mondiali”.
[o.m][c.s]

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