11.04.2024 – 13:30 – “La nostra regione ha avviato un modello vincente di politiche attive per la riqualificazione e l’outplacement dei lavoratori a rischio esubero. Un modello caratterizzato da cooperazione tra pubblico/privato, attribuzione di un ruolo attivo dei centri per l’impiego e dall’obbligatorietà dell’accordo con le Parti sociali, sindacali e datoriali, al fine assicurare, in modo responsabile, la condivisione degli obiettivi da perseguire e delle azioni da attivare. Non a caso il Veneto è la prima Regione d’Italia ad aver emesso l’avviso per la ricollocazione collettiva dei lavoratori a rischio esubero nell’ambito del Percorso 5 del Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU con i fondi del PNRR. Complessivamente, da giugno 2023 sono stati approvati e avviati in Veneto 9 progetti di ricollocazione collettiva che coinvolgono circa 400 lavoratori per una spesa di circa 1,2 milioni di euro”. Sono i dati presentati questa mattina dall’assessore al Lavoro Elena Donazzan nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Alessandro Agostinetti, direttore Direzione Lavoro, Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, e Giuliano Bascetta capo progetto dell’Unità di Crisi aziendali di Veneto Lavoro.
“La portata delle crisi che si sono susseguite dal 2009 fino alle ultime emergenze pandemica e bellica – ha spiegato l’assessore Donazzan – ha evidenziato la necessità di fronteggiarle utilizzando le risorse disponibili in modo mirato, per rendere più efficace l’attuazione di politiche per il lavoro dedicate a destinatari specifici: lavoratori a rischio di licenziamento percettori di cassa integrazione guadagni straordinaria o in deroga e/o soggetti a procedure di licenziamento collettivo. La regione del Veneto ha sviluppato un modello specifico di politiche attive per la riqualificazione dei lavoratori a rischio esubero, considerato ora una ‘buona pratica’ tanto che le sue modalità operative sono diventate un punto di riferimento per le altre Regioni, per il Ministero del Lavoro e le sue strutture tecniche”.
“Un modello – ha evidenziato Agostinetti – che è stato fortemente voluto dalla Giunta regionale e attuato tecnicamente in modo continuativo con adeguati finanziamenti del FSE e adesso del pnrr Gol”.
Il primo progetto, approvato a giugno del 2023, è stato supportato dall’U.O.T. Veneto Lavoro di Vicenza e dai relativi Centri per l’Impiego e presentato dall’ente accreditato Gi Group per i 92 lavoratori in CIGS in uscita dall’azienda Forall Confezioni. Nel 2021 l’azienda aveva comunicato di voler dismettere lo stabilimento di Quinto Vicentino (VI) che produceva per il brand Pal Zileri. Il caso, preso in carico dalla Regione con l’assistenza dell’Unità di crisi aziendali è stato gestito in modo coordinato con le Parti sociali e si è concluso con la reindustrializzazione del sito e il ricollocamento degli addetti, agevolato proprio dal progetto a valere sul Percorso 5 GOL che ha incrementato le competenze dei lavoratori.
Nel caso di ACC, storica azienda di Borgo Valbelluna (BL), la Regione, con l’Unità di crisi, è intervenuta a supporto del processo di gestione della crisi che, emersa a fine 2019, ha portato l’azienda in procedura di amministrazione straordinaria. In esito alla reindustrializzazione realizzata sul sito produttivo sono stati presi in carico dall’U.O.T. di Treviso-Belluno e dai suoi Centri per l’Impiego i 63 lavoratori in esubero che hanno poi aderito ai progetti del Percorso 5 GOL definiti e realizzati dall’ente accreditato “Uomo e Impresa”.
Anche il caso Tessitura Monti è numericamente significativo perché ha interessato 101 lavoratori sottoposti a licenziamento collettivo al termine di un lungo processo che ha visto impiegate le procedure di amministrazione straordinaria e poi di liquidazione giudiziale. Il caso ha visto coinvolti oltre agli attori pubblici, l’ente accreditato “Ecipa”.
“I percorsi per la ricollocazione collettiva ci consentono di trovare una soluzione efficace al termine di processi complessi di gestione delle crisi – ha evidenziato Bascetta – In questo caso abbiamo sperimentato nuove modalità operative, ad esempio i Centri per l’Impiego hanno realizzato, in alcuni casi, l’assesment anticipato del personale, assicurando tempestività e un’ulteriore garanzia che i progetti formativi nascessero allineati alle aspirazioni e alle esigenze professionali dei lavoratori”.
“L’esperienza dell’Unità di crisi della Regione Veneto – ha concluso Barone – rappresenta un esempio eccellente di come affrontare un problema che si presenterà costantemente nel mercato del lavoro. La vera sfida sarà quella di riuscire sempre più a disporre di strumenti e soluzioni in grado di anticipare i problemi per affrontarli rapidamente con efficacia a seconda delle diverse situazioni”.
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