26.09.2024 – 11:42 – Ad oggi 2698 giovani tra i 16 e il 29 anni sono stati coinvolti in progetti di “Giovani energie”, il bando sperimentale avviato dalla regione del Veneto nell’agosto del 2023 per promuovere l’occupazione giovanile attraverso azioni che raggiungano, coinvolgano e supportino i giovani nella definizione del proprio percorso formativo e professionale, anche con interventi che prevedono il sostegno di iniziative proposte e realizzate da loro stessi. Una misura che ha visto lo stanziamento di 10 milioni di euro, cofinanziata con le risorse del PR veneto FSE+, per un totale di 28 progetti approvati, presentati da Enti accreditati ai Servizi al Lavoro o alla Formazione superiore o iniziale, in collaborazione con soggetti pubblici e privati del territorio, tra i quali enti del terzo settore con esperienza nel lavoro con i giovani, università e Istituti di ricerca, Istituti scolastici, incubatori di impresa e fab lab, enti locali, Agenzie per il lavoro, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, organizzazioni di volontariato, Fondazioni.
Nello specifico sono stati realizzati 29 tirocini professionalizzanti, 50 eventi a livello regionale, 56 borse di animazione e 54 incontri di rete. Progetti volti ad offrire ai giovani opportunità di scoperta dei propri talenti e competenze chiave per l’autonomia sociale ed economica.
L’approccio è quello di raggiungere e incontrare i giovani in contesti a loro familiari, adottando un approccio informale e di offrire loro interventi che li attivino per avvicinarli al mondo del lavoro. In particolare i laboratori formativi concepiti come luogo di co-progettazione offrono l’opportunità ai giovani di essere protagonisti e realizzare qualcosa di concreto, in autonomia, che risponda alle loro esigenze e alle esigenze del loro territorio.
“Grazie alle politiche avviate nel corso degli anni, la regione del Veneto è a livello nazionale quella con il minor numero di NEET (13,9%), ovvero giovani che non lavorano, non studiano e non cercano occupazione. Una percentuale incoraggiante, ma ancora lontana rispetto al target europeo fissato al 9% entro il 2030. È necessario quindi continuare ad agire per non disperdere queste risorse preziose, bensì recuperarle e renderle parte attiva della nostra società.
L’obiettivo è duplice: da un lato vogliamo favorire l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro con strumenti formativi utili ad affrontare le sfide del mercato, incoraggiando l’imprenditorialità e l’autoimpiego; dall’altro riteniamo fondamentale sostenere il rientro in percorsi formativi dei minori ‘in dispersione’: i ragazzi cioè che hanno interrotto il proprio percorso di studio o di formazione professionale prima del raggiungimento della qualifica o della maggiore età. Un target quest’ultimo particolarmente specifico e complesso da individuare per il quale stiamo mettendo a punto politiche regionali efficaci”.
Ad agosto 2024 sono stati avviati e conclusi 973 interventi per un totale complessivo di 5848 ore tra tirocini e borse di animazione. La provincia più attiva attualmente è stata Vicenza con 2045 ore, a seguire Verona 1317, Padova 1048, Belluno 456, Venezia 410, Treviso 328, Rovigo 244.
I progetti termineranno nel mese di giugno del prossimo anno.
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