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6 milioni di euro per il reddito di inclusione e il sostegno all’abitare. ‘Povertà in aumento’

15.11.2024 – 12:26 – Anche nel 2025 la Regione del Veneto sosterrà con 6 milioni di euro il reddito di inclusione attiva (R.I.A.) e il sostegno all’abitare (So.A) oltre che interventi di contrasto alla povertà minorile. Lo ha deliberato la Giunta regionale, che su proposta dell’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, ha stabilito di dare continuità anche per il prossimo anno a queste misure, volte all’inclusione e al reinserimento sociale e lavorativo dei cittadini più bisognosi. “L’attuale congiuntura economico-sociale – spiega l’assessore Lanzarin – rischia di far scivolare i nuclei più fragili in situazioni di marginalità ancora più accentuate. Il rapporto statistico Istat del 17 ottobre 2024 evidenzia che l’intensità della povertà assoluta sia in aumento nel Nord Italia e in particolare a Nord-Est dove si attesta al 18%, rispetto al 16,5% del 2022 e al 15,9% del 2021. Anche sul fronte abitativo – rimarca l’assessore – i numeri rilevano come in Italia il 46,5% di tutte le famiglie povere viva in affitto. C’è un altro aspetto che desta preoccupazione e riguarda i minori. Una recente indagine di Eurostat, pubblicata il 23 ottobre 2024, evidenzia come la condizione di povertà colpisca in modo particolare i minori, influenzando il loro tenore di vita nell’età adulta.

Risulta dunque particolarmente importante promuovere misure in grado di intercettare e affrontare i bisogni sempre più complessi delle persone e delle famiglie attraverso percorsi per la promozione dell’occupabilità e socializzanti; il sostegno all’abitare, con un supporto ad esempio al pagamento dei canoni di locazione, rate del mutuo, spese condominiali; progetti per supportare il benessere dei minori e delle loro famiglie. Il tema della povertà viene quindi considerato sotto molteplici aspetti, economici, relazionali, lavorativi con l’obiettivo di intervenire con un approccio di welfare generativo e di comunità”.

Il primo intervento regionale, sviluppato nell’anno 2013, era nato per sperimentare i tirocini di inclusione sociale anche allo scopo di dare sostegno al reddito, nel frattempo l’evoluzione delle misure ha permesso di integrarle con altre progettualità come gli empori solidali.

I dati del Sistema Informativo Lavoro e Sociale regionale riportano che nell’annualità precedente con i fondi dedicati a queste progettualità hanno ricevuto aiuto 6457 persone, per un totale di 9576 prestazioni erogate, di cui 3077 per il R.I.A Sostegno, 654 per il R.I.A Inserimento, 2223 per il Sostegno all’Abitare e 1885 per la Povertà Educativa e 384 per il Fondo Nuove Vulnerabilità.

L’importo di 6 milioni di euro sarà destinato ai 21 Ambiti Territoriali Sociali e gestito dai loro enti capofila con la collaborazione dei Comuni, dei centri per l’impiego e agenzie formative accreditate. La ripartizione finanziaria avverrà secondo due criteri: una quota fissa, pari a 50mila euro, per ogni ATS; una quota proporzionale al numero degli abitanti di ciascun ambito territoriale.

[c.s.] [c.c]

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