14.02.2025 14:33 È stato presentato oggi a Treviso il rapporto sull’annata agricola 2024, che ha visto l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, il direttore di Veneto Agricoltura, Nicola Dell’Acqua, e rappresentanti delle categorie agricole. Nonostante un anno segnato da eventi meteoclimatici avversi, che hanno influenzato negativamente la produzione, il fatturato agricolo del Veneto è cresciuto, segnando una nota positiva in un periodo difficile. La primavera particolarmente piovosa ha avuto effetti negativi sulle colture, con fasi di sviluppo compromesse e il diffondersi di patologie fungine. Nonostante ciò, il fatturato del settore ha raggiunto i 7,9 miliardi di euro, con un incremento del 2,5%. A trainare questa crescita sono stati l’aumento dei prezzi, che ha mitigato in parte la flessione delle colture erbacee (come mais, frumento e orzo), mentre per le colture arboree (frutta, olive, uva e vino) si è registrato un significativo recupero, dopo i danni dell’annata precedente.
Caner ha messo in evidenza come il cambiamento climatico stia diventando un tema centrale per gli agricoltori, che dovranno adattarsi a nuove esigenze di difesa attiva e passiva. Un altro punto critico emerso riguarda i dazi sulle esportazioni: il Veneto è il principale esportatore italiano di vino, con un valore di 590 milioni di euro nel 2023, ma le nuove sfide commerciali potrebbero compromettere ulteriormente la competitività delle imprese locali. In tal senso, l’assessore ha auspicato una risposta pronta e adeguata da parte del Governo e dell’Unione Europea per tutelare il settore.
A livello di sostegno economico, il Veneto si distingue per gli alti livelli di spesa nel programma di sviluppo rurale (PSR), con il 90,3% della dotazione programmata già erogata alle imprese. Inoltre, il nuovo Programma di sviluppo rurale 2023-2027 ha già finanziato oltre 12.000 domande, per un totale di 377 milioni di euro.
In merito ai pagamenti diretti alle aziende, l’Agenzia veneta per i pagamenti (Avepa) ha svolto un ruolo fondamentale, erogando oltre 814 milioni di euro nel 2024, in un periodo di incertezze per il settore. Per facilitare l’accesso al credito, è stato attivato un innovativo strumento finanziario in collaborazione con gli istituti bancari, che ha garantito liquidità alle aziende agricole.
Non sono mancati riferimenti alle epidemie in corso, come l’aviaria e la peste suina africana. Caner ha sottolineato la preoccupazione per il ritorno dei focolai di aviaria, soprattutto nel veronese, e ha chiesto al Ministero delle Politiche Agricole un intervento rapido di sostegno. Per la peste suina africana, il Veneto resta una regione non infetta, ma sono già stati stanziati 3 milioni di euro per migliorare la biosicurezza degli allevamenti suinicoli.
La flavescenza dorata, malattia che colpisce i vigneti, è un altro fronte aperto per l’agricoltura veneta. Nel 2024, sono state ricevute 224 segnalazioni di impianti infetti, con 119 ordinanze di estirpo. In risposta, sono stati attivati bandi per la sostituzione dei vigneti danneggiati.
Dal canto suo, Veneto Agricoltura, sotto la direzione di Nicola Dell’Acqua, continua a investire in progetti innovativi per affrontare le sfide climatiche, dal miglioramento dell’efficienza nell’uso dell’acqua alla sperimentazione di nuove soluzioni per contrastare malattie e insetti in modo sostenibile.
L’anno agricolo 2024 si chiude quindi con segnali contrastanti, ma l’impegno della Regione Veneto nel sostenere le imprese agricole e nel promuovere l’innovazione rimane forte, con un occhio attento alla sostenibilità e alle sfide future del settore.
[s.b.]