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lunedì , 21 Aprile 2025

Dario Falcone esplora la musica europea del primo Novecento, tra simbolo e memoria, al museo M9

19.04.2025 09:00 Prosegue il public program ideato da M9 – Museo del ’900 per accompagnare la mostra ARTE SALVATA. Capolavori dal MuMa di Le Havre, che espone una straordinaria selezione di opere provenienti dal museo francese, temporaneamente trasferite in Italia. L’obiettivo: offrire al pubblico uno sguardo più ampio, multidisciplinare, sulle connessioni tra le arti nel cuore dell’Europa tra Otto e Novecento. Giovedì 24 aprile 2025 alle ore 17, il museo ospita un incontro dedicato al lavoro di Dario Falcone, curatore della colonna sonora della mostra. Un’occasione per esplorare il raffinato intreccio tra musica e arti visive che accompagna i visitatori lungo il percorso espositivo.

Falcone illustrerà come la selezione musicale – composta quasi interamente da brani coevi alle opere pittoriche – sia stata pensata per generare correspondances estetiche, evocando atmosfere, emozioni e visioni in sintonia con i quadri in mostra. Un’esperienza sensoriale che unisce il vedere all’ascoltare, in un viaggio culturale immersivo. Il focus dell’incontro sarà sull’intreccio tra Simbolismo e Impressionismo, due correnti fondamentali per la cultura europea a cavallo tra i secoli. Pittori, poeti e musicisti come Debussy, Mallarmé e Klimt verranno messi in dialogo per comprendere le influenze reciproche e il comune desiderio di oltrepassare la realtà visibile per restituire emozioni interiori, visioni oniriche e paesaggi dell’anima.

Uno spazio particolare sarà dedicato a Raoul Dufy, artista chiave della mostra e nativo di Le Havre, città profondamente segnata dalla musica. Dufy nutriva un amore profondo per Bach, Mozart e Chopin, e spesso nelle sue opere si avverte il ritmo, la leggerezza e la struttura propria del linguaggio musicale. Infine, sarà affrontato il ruolo del primo Romanticismo tedesco, e in particolare della figura di Novalis, come radice comune del Simbolismo europeo. Un pensiero poetico e visionario che ha profondamente ispirato anche la musica di Claude Debussy, ponte tra linguaggi diversi e anime comuni.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Un’occasione imperdibile per chi ama la bellezza che nasce dal dialogo tra le arti.

[s.b.]

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