15.05.2025 – 10:23 – Il nuovo bando per la bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati nel Veneto è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale del Veneto. Come riportato dal portale della Regione del Veneto, il provvedimento è stato proposto dall’assessore all’Ambiente Giampaolo Bottacin con l’obiettivo di supportare le amministrazioni locali nel superamento di situazioni a rischio ambientale legate all’inquinamento di suolo, sottosuolo e acque. Destinato, dunque, a Comuni e Provincie a sostegno di interventi sul territorio, per queste operazioni sono previsti 5,5 milioni di euro.
In particolare, questo finanziamento è rivolto a quelle aree “che sono state soggette all’inquinamento con compromissione della matrice suolo, acqua o entrambe e necessitano di un intervento” spiega Bottacin “si chiamano orfani perché non siamo in grado di individuare chi ha inquinato” e “nel caso in cui l’inquinatore non sia identificabile necessariamente deve intervenire un soggetto pubblico”. Il compito di risanare questi siti compromessi, infatti, non è sempre facile e proprio per questo il bando viene incontro a quelle Province e Comuni a rischio, con dei fondi che possono arrivare a coprire anche il 100% della spesa sostenuta.
Le richieste per ricevere il contributo dovranno essere presentate necessariamente entro il 30 giugno 2025 e i progetti selezionati avranno la possibilità di ottenere tra i 10.000 e 1.000.000 di euro, con la possibilità di superare tale soglia nel caso in cui vi siano risorse residue. “Per individuare la priorità ci avvaliamo di uno strumento che abbiamo messo appunto con l’Università di Padova, ancora una volta, e determinerà le priorità di intervento, cioè si interviene prima dove il rischio è maggiore”. In base alle istanze e alla media del loro punteggio, infatti, verranno predisposte delle graduatorie per singola provincia con il fine di garantire una distribuzione omogenea delle risorse nel territorio.
“Questo strumento è un investimento non solo sulla salute pubblica e la sicurezza ambientale, ma anche sulla rigenerazione del nostro patrimonio territoriale” così conclude Bottacin.
[m.c.]