16.05.2025 – 11:19 –  Le autorità italiane hanno emesso otto provvedimenti di divieto di accesso agli eventi sportivi nei confronti di altrettanti individui coinvolti in disordini verificatisi a Venezia nel mese di marzo, segnando un ulteriore giro di vite contro il fenomeno della violenza negli impianti sportivi. La Questura di Venezia ha reso noto che i provvedimenti, noti come D.A.Spo. (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive), sono il risultato di un’indagine condotta dalla Digos, la divisione della Polizia specializzata nel monitoraggio dell’ordine pubblico e della sicurezza durante le manifestazioni. Sette dei destinatari dei divieti sono stati identificati dopo gli scontri avvenuti il 16 marzo presso il Palasport Taliercio di Mestre, durante l’incontro di basket tra Umana Reyer Venezia e Vanoli Basket Cremona.
Gli indagati, secondo quanto riferito dalla Polizia, avrebbero partecipato attivamente ai disordini, mettendo a rischio la sicurezza di spettatori e atleti. Per loro, la sanzione amministrativa prevede l’esclusione dagli impianti sportivi per periodi compresi tra uno e cinque anni, a seconda della gravità delle condotte accertate.
Un ottavo provvedimento è stato adottato nei confronti di un tifoso individuato durante la partita di calcio tra Union Clodiense Chioggia e Albinoleffe, disputata a marzo a Chioggia. L’uomo avrebbe acceso un fumogeno sugli spalti, compromettendo la visibilità in campo e mettendo in pericolo l’incolumità dei presenti. Per questo episodio, il Questore ha disposto nei suoi confronti un divieto di accesso di tre anni.
Le misure si inseriscono in un quadro più ampio di interventi volti a contenere i fenomeni di violenza e intemperanze legate agli eventi sportivi in Italia, un tema tornato di stretta attualità negli ultimi mesi anche alla luce di episodi analoghi verificatisi in altre città .
[c.v.]
