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venerdì , 6 Giugno 2025

Il Veneto prepara gli studenti alle emergenze. Esercitazioni anti-sisma a scuola

03.06.2025 – 11:22 – Il Veneto sceglie la scuola come primo fronte per prepararsi alle emergenze. Questa settimana due istituti superiori – il Primo Levi di Badia Polesine (Rovigo) e il G.B. Ferrari di Este (Padova) – saranno il teatro di esercitazioni complesse che simulano un terremoto seguito da un incendio, nell’ambito del progetto Scuola Sicura Veneto, promosso dall’Assessorato regionale alla Protezione Civile. L’iniziativa, sostenuta dall’assessore Gianpaolo Bottacin, mira a rafforzare la cultura della prevenzione tra le giovani generazioni. Non si tratta di un semplice programma educativo, ma di un vero format di addestramento: allarme, evacuazione, primo soccorso e intervento dei mezzi di emergenza vengono messi in scena come in un’emergenza reale, con la partecipazione attiva degli studenti e sotto la guida dei tecnici regionali, dei Vigili del Fuoco, delle forze dell’ordine e dei volontari di Protezione Civile.

Durante le simulazioni, gli alunni si troveranno a gestire lo stress e la necessità di decisioni rapide: l’obiettivo è verificare la loro reazione e, soprattutto, insegnare comportamenti corretti in contesti critici. Dopo le esercitazioni, seguirà un momento di analisi congiunta per discutere le azioni svolte e migliorare la consapevolezza dei ruoli.

A rendere tangibile il messaggio formativo saranno anche i mezzi di soccorso presentati ai ragazzi, inclusi ambulanze, unità antincendio e un elicottero del Suem 118, previsto in arrivo dopo le 10.30. Ogni studente riceverà infine un piccolo manuale con indicazioni pratiche, scritto in un linguaggio accessibile, contenente norme di comportamento e contatti utili a livello locale.

In un’epoca in cui i cambiamenti climatici e l’instabilità geologica pongono crescenti sfide alla sicurezza pubblica, l’approccio del Veneto riflette un cambio di paradigma: la resilienza si costruisce a partire dall’educazione, e la scuola diventa un presidio attivo nella rete di protezione del territorio. Un modello replicabile che guarda oltre la gestione delle emergenze, puntando sulla preparazione culturale come forma di investimento civile.

[c.v.]

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