11.08.2025 – 12:02 – Nel pieno dell’aumento stagionale del traffico aereo, l’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato teatro di una serie di operazioni mirate contro l’immigrazione irregolare e il traffico di documenti falsi. Nel corso della prima settimana di agosto, la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini stranieri e deferito altre quattro persone all’Autorità Giudiziaria, in quello che le autorità descrivono come un rafforzamento senza precedenti dei controlli di frontiera. Gli arresti hanno riguardato due passeggeri diretti a Dublino, intercettati dal personale specializzato dell’Ufficio di Polizia di Frontiera. In entrambi i casi, gli agenti hanno rilevato documenti di viaggio contraffatti: il primo viaggiatore è stato condannato a un anno di reclusione, con ordine di espulsione e obbligo di lasciare l’Italia entro una settimana; il secondo, trovato con una carta d’identità falsificata, ha ricevuto una condanna a due anni e un immediato trasferimento al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari.
Parallelamente, le ispezioni sui voli in arrivo e in partenza hanno portato alla denuncia di due cittadini italiani, sorpresi con un coltello a serramanico e un tirapugni nel bagaglio a mano, e di un cittadino straniero con un visto tedesco falsificato. Quattro ulteriori passeggeri, privi di documenti validi per l’ingresso in Italia, sono stati respinti e rimpatriati con voli diretti nei Paesi di origine.
L’aeroporto veneziano, snodo strategico per il traffico passeggeri dell’Europa meridionale, è da anni sotto osservazione per i flussi migratori che transitano verso l’area Schengen. Le autorità segnalano che l’incremento delle attività di verifica è parte di un più ampio dispositivo di sicurezza estivo, in coordinamento con le agenzie europee di frontiera.
I procedimenti giudiziari restano pendenti, e la colpevolezza dei soggetti coinvolti sarà stabilita solo da sentenze definitive.
[c.v.]
