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venerdì , 24 Ottobre 2025

Pubblicato il rapporto su qualità delle acque sotterranee del Veneto

24.10.2025 – 11:30 – È stato pubblicato il Rapporto 2024 sulla qualità delle acque sotterranee del Veneto, che trae le conclusioni dell’osservazione prolungatadi un’ampia gamma di analiti. Dei 293 punti di monitoraggio esaminati, 192 (il 66% del totale) non presentano alcun superamento degli standard numerici individuati dalla legge e, di conseguenza, l’acqua prelevata in suddetti siti è stata classificata con qualità buona. Il maggior numero di sforamenti è dovuto invece alla presenza di inquinanti inorganici (79 superamenti) e di arsenico (27 superamenti), prevalentemente di origine naturale. Per le sostanze di sicura origine antropica le contaminazioni riscontrate più frequentemente e diffusamente sono quelle dovute ai pesticidi (37).

Il rapporto 2024 sulla qualità delle acque sotterranee del Veneto, scaricabile a questo link, prende in considerazione molti parametri. Un elemento di rilievo è l’attenzione posta sull’emergenza PFAS (sostanze poli- e perfluoroalchiliche). Sono stati riscontrati tre superamenti degli standard di qualità dovuti ai PFAS. È un dato che, pur nella sua limitatezza, necessita di massima attenzione. A conferma della focalizzazione sulla zona critica, si evidenzia che entrambi i punti con superamento del valore soglia per almeno una sostanza si trovano nell’area del noto pennacchio di contaminazione con origine a Trissino (VI).

Nonostante il quadro generale di buona qualità, il rapporto evidenzia alcune criticità localizzate. Il 34% dei punti esaminati, pari a 101, mostra almeno una non conformità ed è classificato con qualità scadente. È fondamentale comprendere l’origine di questi superamenti, che spesso sono legati a dinamiche geologiche naturali: il maggior numero di non conformità è infatti dovuto alla presenza di inquinanti inorganici (79 superamenti totali), di cui ben 62 sono imputabili allo ione ammonio. Seguono i metalli, con 28 superamenti, e in questo caso l’arsenico è responsabile di 27 non conformità, prevalentemente di origine naturale.

Per quanto riguarda le sostanze di sicura origine antropica, le contaminazioni riscontrate più frequentemente e diffusamente sono quelle dovute ai pesticidi (37 superamenti). Gli altri superamenti sono causati da composti organoalogenati (15) e nitrati (6). Si osserva inoltre una netta distinzione territoriale nella distribuzione degli inquinanti: nell’acquifero indifferenziato di alta pianura, la qualità scadente è dovuta soprattutto a pesticidi, nitrati e composti organoalogenati; mentre negli acquiferi differenziati di media e bassa pianura, le criticità sono legate prevalentemente a sostanze inorganiche e metalli.

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