26.10.2025 – 14:00 – Sarà l’acclamato direttore Kent Nagano a salire sul podio del Teatro la Fenice per il concerto che segna la conclusione della stagione sinfonica 2024-2025. Il maestro californiano, di recente nominato alla guida artistica dell’Orchestra Toscanini, dirigerà un programma articolato in tre brani, con Il borghese gentiluomo di Molière a fare da trait d’union tra la musica di Jean Baptiste Lully e quella di Richard Strauss, passando per la freschezza della Terza Sinfonia di Schubert. Violino solista sarà la spalla dell’orchestra, Roberto Baraldi. La prima delle due repliche, in calendario per venerdì 31 ottobre 2025 e domenica 2 novembre, sarà trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio3.
L’apertura della serata sarà affidata alla Suite dal Bourgeois gentilhomme di Jean Baptiste Lully (1632-1687). È il 14 ottobre 1670 quando presso il Castello di Chambord, sontuosa residenza dei re di Francia, venne presentata per la prima volta quest’opera nell’ambito di una festa di corte. Più precisamente si tratta della nona delle comédie-ballets nate dalla collaborazione fra le deux grands Baptistes, cioè Jean Baptiste Poquelin detto Molière e Jean Baptiste Lully (anche in scena come Jourdain e Cléante rispettivamente), e la settima con i balletti concepiti dal celebrato coreografo Pierre Beauchamp. Lo spunto per il soggetto lo offrì l’ambasciatore della Sublime Porta, Sulemain Aga, colpevole di aver espresso il suo disappunto per l’accoglienza ritenuta non abbastanza all’altezza e comunque inferiore a quella che il suo sultano avrebbe riservato a una persona del suo rango. Offeso, Luigi XIV decretò che i turchi venissero messi alla berlina in un ballet turc ridicule. È uno spettacolo totale, una sorta di wagneriano Gesamtkunstwerk ante litteram, che assomma recitazione, canto, danza e musica, sia negli intermezzi fra i diversi atti sia all’interno della commedia stessa e conclusa da un grandioso Ballets des Nations.
Il programma musicale proseguirà con la gioiosa freschezza della Sinfonia n. 3 in re maggiore D 200 di Franz Schubert (1797-1828). Iniziata il 24 maggio 1815, la Terza Sinfonia fu completata dal compositore all’epoca diciottenne nel luglio di quello stesso anno: alla rapidità della composizione, in uno degli anni più fecondi di Schubert, corrispondono una grazia leggera e una concisione che differenziano questa sinfonia dal più vasto e ambizioso respiro della precedente.
Der Bürger als Edelmann di Richard Strauss (1864-1949) andò in scena per la prima volta al Teatro di Corte di Stoccarda il 25 ottobre 1912, con la regia di Max Reinhardt e la direzione dello stesso Strauss. Purtroppo il lavoro non ebbe successo e si rivelò ben presto inadatto al teatro di repertorio, anche per la difficoltà di reperire per la rappresentazione due compagnie distinte di cantanti e di attori. Di qui, su suggerimento di Hofmannsthal, la decisione di Strauss di separare l’opera dalla commedia dialogata e danzata: il compositore approntò quindi una nuova versione di Ariadne e la rese autosufficiente introducendo un atto autonomo – un prologo dove si mostrano i preparativi dello spettacolo –, mentre i brani per il Bourgeois vennero rivisti e articolati in diciassette numeri in vista di una esecuzione a Berlino nel 1918 in abbinamento alla commedia di Molière. Successivamente, da queste musiche di scena Strauss estrapolerà nove numeri per mettere a punto la suite orchestrale op. 60 che sarà eseguita per la prima volta a Salisburgo il 31 gennaio 1920. La musica che il capolavoro di Molière ispira a Richard Strauss guarda nostalgicamente al passato, che viene però reinventato in un’ottica tipicamente novecentesca. Il compositore tiene presente la musica di Lully del 1670 rielaborandone addirittura alcune parti: in particolare, Das Menuett des Lully n. 5, la Courante n. 6 e Auftritt des Cleonte n. 7 sono sofisticati rifacimenti lulliani, nei quali serpeggia un’ironia analoga a quella con cui il commediografo francese delinea l’arricchito Jourdain. Elaborazioni che si armonizzano benissimo con il resto di una composizione in cui si fondono genialmente elementi arcaizzanti e moderni.
Per approfondire la conoscenza delle partiture eseguite, è in programma il consueto appuntamento introduttivo: il concerto di venerdì 31 ottobre 2025 sarà infatti preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle ore 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.


