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martedì , 25 Novembre 2025

Padiglione Venezia, oltre centomila visitatori alla Biennale Architettura

25.11.2025 – 08:00 – Il Padiglione Venezia chiude la Mostra Internazionale di Architettura con un risultato record: 102.211 visitatori hanno varcato l’ingresso della grande biblioteca universale allestita ai Giardini della Biennale. L’esposizione, intitolata “Biblioteche. Costruire l’intelligenza veneziana” e promossa dall’Università Iuav di Venezia con il Comune e l’Ordine degli Architetti, ha trasformato il Padiglione in un luogo dedicato alla conoscenza e alla sua produzione. Il progetto ha proposto un percorso immersivo tra centinaia di volumi cartacei e digitali, compresi 27 micro-cataloghi dedicati a ricerche locali e internazionali. I numeri confermano la vocazione culturale della città: 128 biblioteche, 125 istituzioni coinvolte e oltre 6,8 milioni di volumi custoditi, cui si aggiungono 890.000 opere nelle raccolte dedicate ad architettura e arte, la più grande collezione mondiale del settore.

“Il Padiglione Venezia si è confermato uno spazio di ricerca, innovazione e stimolo per guardare al futuro e alle nuove generazioni”, ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro, sottolineando l’importanza del nuovo protocollo per la valorizzazione del sistema bibliotecario cittadino. Un impegno, ha aggiunto, che mira a rendere le biblioteche più accessibili e a rafforzare la vocazione di Venezia come “città della conoscenza”.

Sulla stessa linea il rettore dello Iuav, Benno Albrecht, che ha definito Venezia “un laboratorio vivente”, dove la conoscenza non è solo conservata, ma continuamente prodotta. “Se vogliamo che Venezia continui a essere motore di innovazione e sapere, dobbiamo investire nel suo capitale umano: nei ricercatori, negli studenti, nei professionisti, nei mediatori culturali, in tutti coloro che con il proprio lavoro quotidiano rendono possibile la produzione di sapere”, ha affermato. Il rettore ha inoltre ricordato come quest’anno il progetto sia diventato un vero e proprio “padiglione diffuso”, presente in tutte le sedi Iuav e aperto alla collaborazione tra istituzioni. A sottolineare il lavoro collettivo è anche il Commissario del Padiglione, Maurizio Carlin, che ha parlato di “un risultato straordinario frutto di un autentico lavoro di squadra”. Il tema delle biblioteche, ha aggiunto, non è stato soltanto un contenuto espositivo, ma “una visione condivisa” che ribadisce la capacità di Venezia di generare sapere e costruire comunità attraverso la cultura.

L’edizione 2024 ha coinvolto numerose sedi diffuse in città, tra cui Ca’ Tron, Tolentini, Cotonificio, Palazzo Badoer, la Fondazione Masieri e il nuovo BSG – Biodiversity Science Gateway di CNR-Ismar. Ampio spazio è stato dedicato anche alle opere vincitrici del concorso “Artefici del Nostro Tempo”, selezionate tra quasi 400 candidature: Connessioni (Erica Borgato) per la Street Art; Simbiosi Collettiva (Linda Simioni) per il Vetro; Biomimesi (Lucrezia Ceselin) per l’Immagine; It’s not right but it’s no more body: a visual being (Aleksandr Vladimirovich Nuss) per l’Opera; Mi salverò parlandoti (Matteo Bernabè) per la Narrazione. Tra le iniziative collaterali, anche la call promossa dall’Ordine degli Architetti, che ha portato alla consegna di oltre 80 libri ai visitatori, e l’attività di 34 mediatori culturali delle Università Iuav e Ca’ Foscari, che hanno accompagnato il pubblico lungo l’allestimento. Il programma si completa con i quattro appuntamenti del ciclo “Fuori Padiglione”, dedicati al tema di Venezia come città-campus. L’ultimo incontro, intitolato “L’intelligenza del quotidiano”, è previsto domani, martedì 25 novembre, alle 17 a Forte Marghera.

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