29.12.2025 – 08:40 – Non è stato un atterraggio tranquillo quello di due passeggeri giunti nei giorni scorsi allo scalo di Tessera. La Polizia di Frontiera di Venezia, nell’ambito dei consueti controlli di sicurezza, ha intercettato e arrestato due cittadini stranieri destinatari di altrettanti mandati di cattura internazionali e nazionali. Il primo a finire in manette è un uomo arrivato in laguna ufficialmente per turismo. Su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale emesso dall’Autorità Giudiziaria russa. Secondo l’accusa, tra il 2018 e il 2021, l’uomo avrebbe sfruttato la sua posizione di responsabilità all’interno di una banca di Mosca per orchestrare, insieme ad alcuni complici, una maxi frode ai danni dell’istituto di credito.
Gli agenti lo hanno fermato appena sbarcato dal volo proveniente da Dubai. In conformità con le procedure di cooperazione internazionale (artt. 715 e 716 del Codice di Procedura Penale), i poliziotti hanno proceduto all’arresto provvisorio. L’uomo è stato trasferito nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria in merito all’estradizione.
Pochi minuti dopo, l’incrocio dei dati sulla lista passeggeri dello stesso volo ha permesso di individuare un secondo ricercato. Si tratta di un cittadino straniero, regolarmente soggiornante in Italia, che rientrava nel Paese convinto di passare inosservato. Sull’uomo gravava invece un ordine di carcerazione emesso quest’anno dalla Corte d’Appello di Trieste. La sentenza, divenuta definitiva, lo ha condannato a 3 anni e mezzo di reclusione per reati gravissimi commessi contro i propri familiari: violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti. Oltre alla detenzione, l’uomo è stato colpito dall’interdizione dai pubblici uffici e dalla perdita della potestà genitoriale. Anche per lui si sono aperte le porte della casa circondariale di Santa Maria Maggiore, dove dovrà scontare la pena residua.
