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giovedì , 11 Dicembre 2025

La mostra ‘Bella la vita a Venezia’ celebra il Settecento veneziano

11.12.2025 – 11:00 – Aprirà sabato 13 dicembre la mostra “Bella la vita a Venezia”, nuovo appuntamento espositivo della Fondazione Querini Stampalia inserito nel programma de “Le Città in Festa”. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 12 aprile 2026, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. L’ingresso è compreso nel biglietto della Fondazione. La mostra riunisce l’intera collezione dei dipinti di Gabriel Bella, l’artista che più di ogni altro ha saputo immortalare la vita quotidiana della Venezia del Settecento. Il titolo dell’esposizione gioca su tre livelli: “Bella” come aggettivo e come nome del pittore, “la vita” come racconto della quotidianità cittadina e “Venezia” come protagonista di una lunga tradizione di autorappresentazione e mito politico.

Le sessantanove tele sono esposte insieme a incisioni, libri della Biblioteca storica e materiali audiovisivi, tra cui filmati dell’Istituto Luce e una rassegna cinematografica dedicata a Giacomo Casanova, contemporaneo di Bella, in occasione dei 300 anni dalla sua nascita. Un percorso pensato per ampliare lo sguardo sul contesto storico e offrire nuove chiavi di lettura contemporanee.

Gabriel Bella (Venezia, 1730? – 1799) lavorò negli anni in cui la modernità bussava alle porte, anticipando con il suo stile una sensibilità quasi fotografica. Le sue opere sembrano scattate con un obiettivo ante litteram: inquadrano, isolano, registrano la vitalità della città, restituendo la teatralità della vita veneziana. La sua apparente “ingenuità” diventa un linguaggio espressivo capace di raccontare cerimonie, mercati, feste e riti collettivi con precisione e un’energia di scoperta che ancora oggi affascina. Quella di Bella è la Venezia vissuta, attraversata a passo lento tra calli e campielli, osservata con la curiosità del flâneur e fissata sulla tela con l’urgenza di chi vuole preservarne la memoria. Una testimonianza vivida e preziosa del mondo veneziano alla vigilia dei grandi cambiamenti dell’Ottocento.

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