21.06.2023 – 09.43 – Il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, da sempre impegnato nella tutela dell’ambiente e nella miglioramento della qualità di vita dei residenti, ha recentemente concluso un progetto pilota volto a contrastare il problema dei rifiuti marini. Questo progetto è stato incluso nel programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia, in particolare nel progetto “Marless – Marine litter crossborder awareness and innovation actions“.
Approvato dalla giunta regionale del Veneto alla fine del 2022, il progetto si concentra sull’implementazione di un’azione pilota per testare nuove tecnologie per contrastare il problema del marine litter.
Nella zona di Portegrandi, nel territorio di Quarto d’Altino, è stato installato lungo il canale Vela, nelle vicinanze della foce verso la Laguna di Venezia e presso un manufatto idraulico esistente, un dispositivo di monitoraggio e controllo remoto dei rifiuti galleggianti trasportati dalla corrente.
Inoltre, è stato posizionato un dispositivo pilota per l’intercettazione e la raccolta delle plastiche senza l’utilizzo di opere fisse. Si tratta di un cassone galleggiante che garantisce il rispetto del contesto paesaggistico di elevato pregio della zona.
All’inaugurazione erano presenti tecnici e ingegneri del Consorzio, Matteo Lizier della direzione regionale Progetti speciali per Venezia, una rappresentanza di Arpav (il leader partner di Marless), il sindaco di Quarto d’Altino Claudio Grosso e l’assessore all’ambiente Celestino Mazzon.
“Il progetto ha beneficiato di un contributo regionale di 65.000 euro”, ha precisato il presidente del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, Giorgio Piazza. “L’opera, realizzata dal personale del Consorzio in collaborazione con le aziende BOEM e MOLD, consentirà la raccolta e la differenziazione dei rifiuti in prossimità dell’argine, con conseguente stoccaggio provvisorio per il successivo corretto smaltimento. Tutto ciò è reso possibile grazie a un innovativo sistema di monitoraggio e intercettazione dei rifiuti galleggianti, finalizzato a testare nuove tecnologie per contrastare la presenza di rifiuti in mare.”
L’intervento ha compreso la palificazione e il ripristino della sponda del canale per l’ancoraggio di un cassone galleggiante utilizzato per la raccolta delle plastiche, l’installazione di travi e reticolari con i relativi meccanismi di manovra, oltre a boe per convogliare la plastica verso il cassone di raccolta.
Inoltre, è stato implementato un sistema di monitoraggio con due telecamere ad alta precisione per il riconoscimento del materiale plastico trasportato, l’intercettazione e la successiva raccolta, sviluppato dai tecnici informatici del Consorzio. Per rendere l’impianto più sostenibile, sono stati installati pannelli fotovoltaici.
“Si tratta di un intervento che guarda a un futuro più sostenibile del pianeta”, ha concluso Piazza, “aggiungendosi alle varie azioni messe in campo dal programma Marless lungo la costa del Veneto per affrontare il fenomeno del marine litter da diverse prospettive e con diverse metodologie d’intervento.”
[g.m]