13.07.2023 – 10.45 – Comunicato Confcommercio Bibione “L’Amministrazione Comunale di San Michele al Tagliamento dà una stretta all’intrattenimento musicale a Bibione”.
Confcommercio Bibione ha appreso con rammarico che il Consiglio Comunale di San Michele al Tagliamento ha recentemente approvato la modifica all’art. 16 del Regolamento Comunale per la vivibilità urbana e per la qualità della vita, in tema di emissioni musicali.
In particolare, ad avviso dell’Associazione Sindacale, l’Amministrazione Comunale di San Michele al Tagliamento ha voluto dare un pesante ed immotivato giro di vite rispetto alla possibilità per i pubblici esercizi del territorio comunale di organizzare eventi di intrattenimento musicale.
La nuova formulazione dell’articolo del Regolamento prevede infatti, per i soli pubblici esercizi, un limite massimo di un evento musicale (concertini, karaoke, musica con DJ) a settimana, per tutto l’anno, anche nel periodo invernale.
Altra limitazione introdotta dal regolamento, riguarda i decibel che potranno essere emessi in occasione di questi eventi musicali.
Il Regolamento prevede altresì che su tutto il territorio comunale di San Michele al Tagliamento, ad eccezione degli esercizi operanti sull’arenile, gli eventi musicali possano svolgersi esclusivamente nei seguenti orari: dalle ore 17.00 alle ore 23.30 nelle giornate di domenica, lunedì, martedì, mercoledì e giovedì e dalle ore 17.00 alle 24.00 nelle giornate di venerdì e sabato, il 14 e 15 agosto. Sull’arenile, invece, l’orario è ridotto: dalle ore 18.00 alle ore 23.00 nelle giornate di domenica, lunedì, martedì, mercoledì e giovedì e dalle ore 18.00 alle 23.30 nelle giornate di venerdì e sabato il 14 e 15 agosto.
A partire dal 1 gennaio 2024, inoltre, dovrà essere installato sugli impianti utilizzati in occasione degli eventi dal vivo, e quindi anche per concertini, serate con DJ e simili, un sistema automatico di limitazione dei livelli sonori, con ciò, di fatto, costringendo chi pratica queste attività a sobbarcarsi un costo ulteriore, in un periodo già particolarmente complesso a causa del caro vita. Come se ciò non bastasse, sarà necessario inoltre presentare al Corpo di Polizia Locale documentazione di avvenuta taratura e di apposizione di sistemi antimanomissione, predisposta da parte di un tecnico competente.
Confcommercio Bibione ritiene, infine, eccessivamente severe le sanzioni per i trasgressori: per la prima violazione stop alla musica, anche in filodiffusione, per 7 giorni, per la seconda violazione nell’arco dell’anno sospensione dell’attività per 3 giorni e per la terza violazione sospensione dell’attività fino a 14 giorni.
“E’ chiaro che l’Amministrazione Comunale per reprimere le condotte trasgressive di pochi abbia scelto di punire tutti i pubblici esercizi del territorio comunale – commenta il Presidente di Confcommercio Bibione, Andrea Drigo – E’ giusto sanzionare chi viola le normative, ma non troviamo corretto risolvere il problema riducendo in maniera draconiana la possibilità di organizzare eventi per la stragrande maggioranza dei gestori dei pubblici esercizi che, invece, rispetta da sempre le regole. Questo atteggiamento così fortemente repressivo ridurrà inevitabilmente la vitalità del nostro territorio col rischio di renderlo meno attrattivo per i numerosi turisti in cerca di momenti di svago e divertimento serale non solo durante il periodo della stagione turistica, ma anche nel resto dell’anno. L’Amministrazione Comunale sta di fatto mettendo una sorta di bavaglio alla musica a Bibione, con ciò andando a punire gli operatori che più si impegnano per rendere viva Bibione, anche in un’ottica di destagionalizzazione della nostra proposta turistica. Evidenzio inoltre che l’Amministrazione Comunale ha accolto solo in una limitatissima parte le osservazioni che Confcommercio aveva formulato nell’ottica di definire un percorso condiviso: dispiace che la Giunta, di fatto, non ci abbia ascoltati, soprattutto alla luce del fatto che rispetto all’incontro avuto con l’Amministrazione Comunale sono poi state fatte integrazioni ulteriori che non sono state oggetto di concertazione con la nostra Associazione.”.
[c.s]