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domenica , 24 Novembre 2024

A Venezia c’è un Banksy da salvare: interviene Sgarbi

18.10.2023 – 18.14 – “Venezia è unica al mondo ed è un unico capolavoro pulsante. Non è un contenitore di testimonianze passate ma una città che vive ed è protagonista del presente; per sua natura, quindi, è anche luogo privilegiato per l’arte contemporanea.  Un dettaglio che Banksy ha ben compreso riservandole uno di quelli che si ritengono i suoi due soli murales in Italia. Non posso che esprimere soddisfazione per i lavori di conservazione che assicureranno la sopravvivenza dell’opera dell’artista inglese, unendo un sentito ringraziamento al sottosegretario Sgarbi per l’interessamento e a Banca Ifis per l’intervento finanziario che renderà possibile il restauro”.
Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il suo apprezzamento per i lavori di restauro e messa in sicurezza del murale “Il bambino migrante” (realizzato a Venezia nel 2019) che saranno presentati oggi a Roma in un incontro al Ministero della Cultura. L’opera, intitolata “Il Bambino migrante”, è una delle due sole opere di Banksy presenti in Italia ed è stata realizzata su una parete nelle vicinanze di Campo San Pantalon nel Sestiere Dorsoduro a Venezia, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019. Il murales dell’artista inglese, uno dei maggiori esponenti della street art, la cui vera identità rimane sconosciuta, si sta deteriorando per l’umidità, l’acqua alta e la salsedine, ma poiché l’opera ha meno di 70 anni e l’autore è vivente, la Soprintendenza non può agire. “A segnalarmi la fragilità del murales – ha spiegato Sgarbi – sono stati il sindaco di Venezia e il presidente della Regione Veneto. Mi sono attivato subito e ho ottenuto la disponibilità di una banca che coprirà le spese.
“È un’opera dei nostri tempi, realizzata da un autore vivente – ha aggiunto Zaia – ma è un’importante testimonianza artistica dei nostri tempi. L’idea di salvarla dal deterioramento si è innescata in un incontro a cui ero presente, trovandomi sulla stessa linea del sottosegretario Sgarbi e del Primo cittadino. Ancora una volta la sinergia tra pubblico e privato ha prodotto un risultato positivo che consentirà anche nel futuro di godere di un’opera d’arte fragile e altrimenti destinata a deteriorarsi”.

[g.m]

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