29.05.2025 – 13:19 – In un momento storico in cui il benessere dei minori e la tenuta sociale delle famiglie sono sempre più sotto pressione, la Regione Veneto rafforza il proprio impegno a favore dei bambini e dei ragazzi in difficoltà. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha approvato tre nuovi provvedimenti che delineano un investimento complessivo di quasi 7,8 milioni di euro per l’annualità 2025-2026, a sostegno delle adozioni, dell’affido familiare e dell’accoglienza in comunità. Si tratta di una strategia multilivello che si inserisce in un quadro di politiche sociali già ampiamente strutturate sul territorio e che si fondano su un principio fondamentale: ogni bambino ha diritto a crescere in un ambiente stabile, affettivo e sicuro.
Il primo provvedimento approvato destina 440 mila euro al rafforzamento del sistema delle adozioni, sia nazionali che internazionali. I fondi finanzieranno i “Progetti Territoriali Veneto Adozioni”, con l’obiettivo di accompagnare le coppie lungo il percorso adottivo e garantire un supporto post-adozione. Il focus è sulla preparazione all’attesa, sull’inserimento scolastico del minore e sul sostegno psicopedagogico a famiglie e adolescenti adottivi.
Molto più consistente è la cifra destinata all’affido familiare, che ammonta a 4,85 milioni di euro. Una misura che si conferma prioritaria per la Regione, che negli ultimi dieci anni ha investito in questo ambito quasi 49 milioni. Il contributo sarà erogato a Comuni e Aziende ULSS, e andrà a sostenere le famiglie affidatarie, considerate un pilastro dell’accoglienza temporanea per bambini e ragazzi in situazioni critiche.
Il terzo intervento punta ad alleggerire il carico economico sui piccoli comuni – quelli con meno di 20 mila abitanti – per la copertura delle rette dei minori ospitati in comunità. Una voce di spesa rigida e crescente, che negli ultimi sette anni ha impegnato 19,5 milioni di euro. Per molti enti locali, si tratta di costi che rischiano di compromettere gli equilibri di bilancio e, di conseguenza, la capacità di garantire altri servizi essenziali.
Parallelamente a questi provvedimenti, la Regione sta portando avanti il progetto “INSIEME”, un’iniziativa lanciata nel 2023 con una dotazione di 10 milioni di euro, che punta a prevenire l’allontanamento dei minori dal nucleo familiare attraverso percorsi personalizzati di accompagnamento. Il programma coinvolge 536 nuclei familiari in condizioni di fragilità multipla. A oggi, per 354 di questi è già intervenuta un’équipe multidisciplinare, 186 hanno ricevuto voucher economici e 161 accedono già ai servizi attivati.
A completare il quadro degli interventi c’è il programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), sviluppato a livello nazionale in collaborazione con l’Università di Padova. Il suo obiettivo è ridurre gli allontanamenti impropri dei minori dai propri contesti familiari, rafforzando le capacità genitoriali e creando un sistema di supporto tempestivo e continuativo.
“Se vogliamo prenderci cura del futuro – ha dichiarato l’assessore Lanzarin – dobbiamo iniziare dai bambini di oggi. L’intero impianto dei nostri interventi punta alla prevenzione, alla responsabilizzazione familiare e a un’alleanza sempre più forte tra istituzioni, servizi territoriali e comunità locali”.
In un Paese che ancora fatica a garantire pari opportunità educative e sociali, e dove la natalità continua a scendere, il modello veneto appare come un tentativo concreto di investire sul capitale umano più prezioso: l’infanzia.
[c.v.]