23.06.2025 – 12:33 – Un uomo condannato per furto e un presunto trafficante di migranti sono stati arrestati nell’arco di pochi giorni presso due dei principali punti di ingresso internazionali del capoluogo lagunare. Gli episodi, avvenuti rispettivamente presso l’aeroporto Marco Polo e il terminal marittimo di Fusina, riflettono una crescente attenzione delle autorità italiane sui flussi di mobilità in entrata nel Paese. Giovedì scorso, un cittadino italiano è stato intercettato all’arrivo da un volo proveniente da Dublino. Gli agenti della Polizia di Frontiera lo hanno atteso a bordo pista, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Bolzano. Il soggetto, condannato per un furto commesso nel 2009 in un esercizio commerciale altoatesino, è stato immediatamente trasferito presso la casa circondariale di Venezia. Dovrà scontare cinque mesi di reclusione.
Nel fine settimana, invece, è stato il terminal marittimo a richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine. Un cittadino straniero, sbarcato da un traghetto proveniente dalla Grecia, è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A insospettire gli agenti sarebbero stati i documenti di viaggio presentati dall’uomo, che si è poi rivelato destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Ancona.
Le operazioni si inseriscono in un più ampio quadro di attività di controllo condotte dalla Polizia di Frontiera di Venezia. Nell’ultima settimana, infatti, sono stati effettuati dodici respingimenti nei confronti di cittadini stranieri privi dei requisiti per l’ingresso in Italia. Tutti sono stati riaccompagnati nei rispettivi Paesi di provenienza mediante voli di linea.
L’intensificazione delle verifiche rispecchia una strategia di sorveglianza più stringente, in linea con le direttive nazionali sul contrasto all’immigrazione irregolare e all’esecuzione dei provvedimenti giudiziari pendenti.
[c.v.]